La mia prima volta in Spagna è stata a Valencia. Ricordo ancora la piccola discussione con i miei amici per non essere riusciti ad assistere al tanto agognato spettacolo di flamenco.

Ovviamente la mia seconda volta in Spagna, a Barcellona, non volevo lasciarmelo sfuggire per nessuna ragione al mondo! Così, dopo aver fatto una rapida ricerca sui vari spettacoli di flamenco in città, ci è stato consigliato il Tablao, nel cuore di Barcellona. 

La penultima sera, dopo una cena a base di Tapas, attraversiamo di corsa la Rambla e arriviamo al Tablao giusto in tempo per assistere allo spettacolo. Purtroppo, una volta arrivati all'ingresso, vediamo solo gente in procinto di abbandonare il locale, ma dei nuovi spettatori non vi è neppure l'ombra. Il gentile propietario, vedendoci piuttosto "in allarme", comprende quanto è accaduto e ci comunica che aveva già chiamato il nostro hotel per avvertire che lo spettacolo serale era stato annullato. Doh!

Avevo già previsto che l'indomani (l'ultima sera a disposizione) saremmo andati a vedere lo spettacolo delle fontane di Montjuic...

I miei programmi rischiavano di andare a rotoli a causa del tizio della reception del nostro albergo che, dopo aver chiamato al Tablao, ci aveva garantito i due posti allo spettacolo quella sera, ma non ci aveva più avvertito che l'ultimo spettacolo era stato annullato!

Ero giusto pronta per tornare in albergo infuriata e dirgliene quattro quando vedo dinanzi a noi uno spiraglio di luce: due posti liberi per lo spettacolo pomeridiano dell'indomani!

Che dire.. non tutti i mali vengono per nuocere! Infatti, grazie a questo imprevisto, tra lo spettacolo di flamenco e quello della fontana magica, l'ultimo giorno a Barcellona è stato memorabile!

 Ovviamente il giorno dopo, per non rischiare ulteriori delusioni, siamo arrivati davanti all'ingresso del Tablao con abbondante anticipo, ma dinanzi a noi vi era già una lunghissima fila che ci ha fatto temere il peggio.. inutilmente! Dopo pochi minuti, infatti, hanno chiamato me e Fra e chi hanno fatti subito accomodare in sala, offrendoci dell'ottima sangria. Non avrei potuto desiderare di meglio: i nostri posti erano centralissimi e in prima fila.

L'ambiente è piccolo e molto intimo, così che tutti gli spettatori possano assistere da vicino allo spettacolo. 

Io che ero esattamente di fronte al palco e a pochi centimetri da esso, ci ho messo un pò ad abituarmi ad essere "vittima" degli sguardi e degli strascichi delle lunghe gonne delle ballerine. Da quella posizione privilegiata sarebbe stato impossibile non sentirsi parte dello spettacolo in prima persona, tanto da provare quasi imbarazzo.

Le luci soffuse alternate ad attimi di buio assoluto, il ticchettio impetuoso dei tacchi, il canto esasperato, il pathosmanifestato dai ballerini e la loro eccezionale bravura, l'incredibile mimica facciale degli artisti sul palco hanno suscitato qualcosa di molto forte in me, facendomi commuovere.

Benchè la posizione molto turistica del locale possa trarre in inganno, si tratta davvero di uno spettacolo autentico che tocca le radici del flamenco elettrizzando e contagiando il pubblico.