Se ti dico Sangiovese Experience, a cosa pensi?

Pochi giorni prima di partire per la Romagna mi hanno fatto questa domanda. 

Mi è subito balenata alla mente l'immagine di un calice di vino rosso nel verde della Romagna, brindando alle cose belle in compagnia. In poche parole, ho pensato alla convivialità romagnola.

Da sempre per me il vino rappresenta un'occasione di convivialità, oltre che una coccola per il cuore e per l'anima. Ed ero certa che in Romagna queste mie considerazioni sul vino si sarebbero consolidate ancor più.

E non mi sbagliavo.

Qualche settimana fa sono stata accolta in Romagna per vivere la mia Sangiovese Experience con il Consorzio dei Vini di Romagna, tra i piccoli borghi della zona e i filari delle viti punteggiati di foglie color oro.

Siamo partiti da Brisighella, spostandoci poi alla Torre di Oriolo, fino ad arrivare alle colline di Predappio. Lungo l'itinerario ho avuto l'opportunità di scoprire il mondo del Sangiovese di Romagna, un vino con una storia antichissima (sebbene se ne parli ancora troppo poco).

Sangiovese di Romagna - una storia antichissima

Pensate che un antico atto notarile del 1672 ritrovato nell'archivio di Stato di Faenza è il primo documento oggi conosciuto dove appare il nome Sangiovese. Va da sé che da questo atto si evinca che il Sangiovese sia nato proprio qui.

Per me è stata una scoperta clamorosa dal momento che raramente il nome Sangiovese viene immediatamente attribuito al territorio romagnolo. Ma quest'esperienza ha cambiato il mio modo di concepire questo vino... e spero che la lettura di questo articolo possa fare lo stesso con voi.

Sangiovese di Romagna DOC - a proposito di questo vino

Cosa sapete sul Sangiovese di Romagna DOC? Io sapevo poco, pochissimo.

Grazie a questa esperienza, a parte le nozioni storiche, ho potuto scoprirlo in tutte le sue declinazioni.

Sorso dopo sorso, mi sono lasciata conquistare dai vini che abbiamo degustato, corposi ma al tempo stesso morbidi, nonché perfetti alleati contro il freddo che in Romagna inizia a farsi importante in questo periodo.

Per il suo carattere potremmo dire che rispecchia l'anima dei romagnoli, calorosa e ospitale. Che infonde sicurezza.

Il Romagna Sangiovese DOC ha ottenuto la denominazione controllata nel 1967 e rappresenta l'80% della produzione DOP del territorio.

Ha un colore rosso rubino e un interessante bouquet dai sentori floreali e di frutti a bacca rossa. Un bouquet che varia a seconda dei terroir differenti per origine e composizione di terreni, esposizione al sole, distanza dal mare. La produzione del Sangiovese, infatti, va dalle pendici degli Appennini fino ad arrivare in prossimità del Mar Adriatico.

Questo fa sì che il Sangiovese di Romagna DOC sia una continua scoperta, sia a livello degustativo che emozionale.

E si rivela anche perfetto a tavola, per accompagnare le carni rosse, i formaggi stagionati e i gli invitanti piatti di pasta fresca romagnola (tortellini al ragù inclusi).

Sangiovese di Romagna: da Brisighella alla Torre di Oriolo, fino alle colline di Predappio

Credo che per comprendere un vino sia indispensabile conoscere - almeno in parte - il suo territorio.

E difatti il Consorzio di Romagna ha ben pensato di portarci a esplorare alcune zone importanti per il Sangiovese.

Siamo partiti da Brisighella, uno dei borghi più belli d'Italia, dove siamo stati accolti dalla Pro Loco di Brisighella. Complice la pace e il silenzio circostanti, passeggiando per le viuzze di questo borgo immediatamente mi sono sentita catapultata nel passato. In particolare quando mi sono imbattuta nella Via degli Asini, un caratteristico passaggio coperto e sopraelevato che corre lungo i palazzi, anticipato da un'antica targa. Il suo nome deriva dal fatto che qui transitavano file di animali da soma che trasportavano il gesso delle cave sovrastanti il borgo.

Ma oltre al lato storico, Brisighella è importante per le olive autoctone, da cui si produce un ottimo olio. Grazie alla Cooperativa Terra di Brisighella, Cooperativa Agricola Brisighellese ho potuto dare sfogo a un'altra delle mie grandi passioni: la degustazione dell'olio col pane. Ovviamente accompagnando l'assaggio con un calice di Sangiovese DOC.

Ci siamo poi spostati all'interno della Torre di Oriolo dove, accolti dall'omonima associazione e scaldati dal camino acceso, abbiamo potuto continuare la nostra degustazione di Romagna Sangiovese DOC ammirando lo splendido belvedere romagnolo.

Per finire ci siamo immersi nell'atmosfera incontaminata delle colline di Predappio per fermarci a pranzo nel Borgo Condé Wine Resort.

Qui ho appurato come i deliziosi piatti realizzati con prodotti a chilometri zero si sposano alla perfezione con il Romagna Sangiovese DOC. In particolare, ho apprezzato il Romagna Sangiovese Superiore, un vino che rispecchia la tradizione ed è perfetto a tavola, sia a pranzo che a cena.

Ricorderò con piacere questo pranzo, come un inno alla convivialità e alla tradizione.

Chiederei il bis di quel pranzo, ma anche dell'intera esperienza alla scoperta del Sangiovese di Romagna, un vino che ha conquistato il mio palato e il mio cuore.