Il Perù non era nella mia wishlist.

Non fraintendetemi, non è che non volessi andare in Perù, anzi.

Semplicemente lo consideravo un viaggio importante, così importante da tenerlo a debita distanza da me. 

Ma si sa, la vita ci stupisce sempre. E stavolta ha pensato bene di sorprendermi rendendomi protagonista di un tour in Perù in collaborazione con l'Ente del turismo PromPerùMistral Tour e Ferrino Outdoor.

Una vera e propria avventura che mi ha portato a spingermi oltre.

Una vera e propria avventura che mi ha portato a spingermi oltre (in tutti i sensi, ho raggiunto altezze che non avevo mai raggiunto prima), a prendere dieci voli in due settimane, a macinare chilometri e chilometri, a confrontarmi con una natura così clamorosa che mi riesce difficile persino descrivere. 

Il mio itinerario ha toccato sia il nord del Paese - una zona ricca di storia e natura, ancora vergine e inesplorata - che il sud, emblematico e molto più blasonato.

Un viaggio che mi ha permesso di ricostruire la grande storia del Perù, di comprenderne le varie sfaccettature e di tornare a casa con un bagaglio ricco non solo di souvenir (non mi capita spesso di superare i 23 chili di bagaglio da stiva), ma soprattutto di nozioni ed emozioni. 

Se avete abbastanza giorni a disposizione, io vi consiglio di combinare le due aree, così come abbiamo fatto noi.

Visitare sia il nord che il sud vi permetterà di vivere due viaggi completamente diversi, costruendo un quadro completo del Paese. Vi permetterà di sentirvi un po' pionieri di una zona ancora poco esplorata, dove la gente è ancora più genuina perché poco abituata ai turisti. Senza però rinunciare a Cuzco, a Machu Picchu e alla bellezza indiscutibile (e molto più affollata) del sud.

Tra l'altro non credo che il nord del Perù resterà inesplorato ancora a lungo dal momento che Lonely Planet l'ha inserito nei Best in Travel 2019. 

Perché ho amato il Perù

Probabilmente perché non mi aspettavo nulla. Mi aspettavo la bellezza di Machu Picchu, certamente, ma tutto il resto non l'avevo proprio considerato. Non immaginavo che la cucina fosse così buona, sia a nord che a sud. Non immaginavo che la popolazione fosse così dolce e disponibile, non immaginavo che la mia prima volta in Sudamerica sarebbe stata così d'impatto. E che impatto

L'itinerario

Vi racconterò il mio viaggio seguendo il mio itinerario, partendo dal nord fino ad arrivare a Lima, la capitale. 

Il Nord del Perù: dalle cascate di Gocta a Kuelap

In Perù la natura è davvero clamorosa. 

Nei pochi giorni trascorsi al nord abbiamo visto tantissimi panorami completamente diversi: dalle floride e verdissime montagne allo scenario arido del deserto premontano, fino alle spiagge peruviane. 

Il primo panorama a folgorarmi è stato quello dominato dalla cascata di Gocta, la terza cascata più alta del mondo (vanta oltre 770 metri di altezza). Un panorama che mi ha dato un’immensa serenità, che mi ha fatto sentire piena, ricca, in pace col mondo.

Il nord del Perù è verdissimo, ha dei colori brillanti. L'ho notato subito, sin dall'arrivo nel piccolissimo aeroporto di Jaen, in prossimità della Foresta Amazzonica. Si tratta di un aeroporto en plein air, situato nel mezzo del nulla, immerso nel verde.

Pensate che abbiamo ritirato i bagagli da un nastro inserito in una piccola struttura fatta di canne. Nelle mie stories in evidenza su instagram trovate un assaggio.

Un altro dei buoni motivi per visitare il nord del Perù è Kuelap, il sito più famoso del nord andino (anche conosciuto come la Machu Picchu del nord). Qui la natura meravigliosa e incontaminata dell’Amazzonia si mescola alla storia. Pensate che questo sito è stato costruito più di 1000 anni fa! 



Incredibile anche Karajia, raggiungibile con un breve trekking. Si tratta di un sito dove si possono ammirare dei sarcofagi che seguono la tradizione funeraria Chachapoyas(nella foto in alto), una civiltà pre Inca. Incastonati nelle rocce, sono unici per la loro straordinaria altezza.

Il nord del Perù: il museo Tumbas Reales de Sipan

Prima di partire per il Perù pensavo che gli Inca fossero stati i grandi protagonisti della storia del Paese. E invece no. Prima degli Inca ci sono state diverse civiltà che hanno governato più a lungo, donando al Perù tante delle ricchezze culturali che oggi offre. 

Il Perù è un mosaico di civiltà

Pensate che gli Inca hanno governato solo per 150 anni, mentre alcune delle civiltà che li hanno preceduti sono state molto più longeve.

Per la sua ricchezza storica e culturale, il Perù è considerato la culla della civiltà americana, la Mesopotamia d'America. La sua civiltà più antica ha inizio nel lontano 3000 a.C.

E tutto questo lo si può comprendere meglio visitando il nord del Paese, con la miriade di siti clamorosi della civiltà Moche e Chimù (in foto). Meritano davvero. 

Tra questi ve ne segnalo quattro, semplicemente meravigliosi: il Museo Tumbas Reales de Sipan, La Signora di Cao, le Huacas del Sol y la Luna, Chan Chan

Difficile asserire quale di questi ho preferito, dal momento che sono tutti impregnati di storia e bellezza.

Sicuramente il Museo Tumbas Reales de Sipan mi ha folgorato per lo straordinario corredo funerario della cultura Moche. All'interno ho ammirato una miriade di monili dal design raffinato e dalle fattezze attualissime. Dal punto di vista archeologico questo luogo rientra nei dieci siti più importanti al mondo. Inaugurato nel 2002, tra i vari ornamenti conta ben 1137 pezzi di vasellame ritrovati nelle antichissime tombe Moche. 

Chan Chan mi ha impressionato per la particolarità. Si tratta della città più grande al mondo costruita con mattoni crudi. Era un centro di potere politico e amministrativo dove risiedevano ben 65.000 persone. Per la sua indiscutibile bellezza questo sito è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità.

Il Perù è mille viaggi in uno

Giuro, durante il viaggio a volte mi sono fermata a pensare: “Ma in quale Paese mi trovo?”. A volte mi è sembrato di trovarmi in Medio Oriente per il deserto, i paesaggi brulli e i colori caldi. Altre volte in Costa Rica per il verde così brillante e la florida vegetazione. Poi ai Caraibi per la musica allegra e i colori accesi. 

Nella foto in basso, ad esempio, ero a Plaza de Armas nella bella Trujillo, città di origine spagnola nel nord del Perù. Ho chiuso gli occhi e li ho riaperti e, per un attimo, mi è sembrato di trovarmi in Messico. Forse per la gente, i colori, l’architettura. 

È incredibile il Perù, è un puzzle di paesaggi e culture. Ed è per questo che va visto in lungo e in largo, per coglierne quante più sfumature possibili. 

Per non parlare della gente.

La popolazione peruviana è dolce e disponibile. E mi riferisco soprattutto al nord, dove il turista è ancora un fenomeno insolito e viene considerato a tutti gli effetti un ospite da accogliere.

E a tal proposito voglio raccontarvi una storia.

Le distanze in Perù sono lunghissime. Quindi, per spostarci verso la costa nord, abbiamo percorso oltre 400 km (circa 10 ore di auto). Il bello di viaggiare in auto, però, è la possibilità di fermarsi ovunque lungo la strada, imbattendosi in caratteristiche realtà locali. E così ci siamo fermati da Americo, un simpatico signore peruviano che ci ha accolto nei suoi campi meravigliosi. Ci ha raccontato come ha portato avanti la tradizione di famiglia, occupandosi dell’intero ciclo della produzione di cacao e caffè (e della produzione di cocco, mango e altra frutta tropicale). Tutti i prodotti di Americo sono organici - tiene a precisare - anche la cioccolata da bere calda in tazza. Ci ha raccontato tutti i benefici del cacao e di come lui sia così attivo anche grazie al cacao (ogni mattina beve una tazza della sua cioccolata calda). Ci ha raccontato di come lui sente Dio nella terra, nel vento, di quanto è grato a Madre Terra. E si è divertito a fare decine e decine di foto con noi.

Ho trovato in Americo un'anima latina dal cuore buono.Una persona genuina che mi ha un po' ricordato un uomo italiano d'altri tempi. 

“Te espero aqui” mi ha detto quando l’ho salutato. Con un grande sorriso. 

E chissà, magari ci rivedremo davvero. 

Amo conoscere la popolazione locale, mi incanto ascoltando i loro racconti, la loro storia.

Sono le persone a rendere i viaggi speciali... e i peruviani, con la loro dolcezza e simpatia, hanno saputo farlo al meglio.

Il sud del Perù: Cuzco e la Valle Sacra

Abbiamo necessariamente dovuto prendere un volo per spostarci a sud, nell'iconica Valle Sacra, per vivere la nostra esperienza da Cuzco a Ollantaytambo, fino a Machu Picchu. 



Sono rimasta incantata dalla Valle Sacra. Come dice il nome stesso, emana spiritualità. Ti tocca visceralmente, nel profondo. Qui il sincretismo religioso è evidente più che mai: la religione cattolica è intrecciata ai rituali pagani. Il culto della Madre Terra è forte più che mai...ed è bellissimo. 

A Cuzco, in particolare, si respira un'atmosfera speciale, si sente la sua forte energia.

E poi ci sono i volti della gente peruviana, c’è l’artigianato locale, ci sono questi piccoli villaggi incastonati tra le montagne dove ci lasci un pezzo di cuore. 

E ci sono i lama e gli alpaca. 



Sì, qui ho avuto il mio primo incontro ravvicinato con un alpaca: mentre avevo il panorama di Cuzco ai miei piedi ho visto un batuffolo bianco venire verso di me. 

Ed era lui, così dolce che automaticamente ti vien voglia di abbracciarlo. 

Saline di Maras

Alla periferia di Cuzco vi sono alcuni siti meravigliosi. Tra questi Moray (nella foto in alto) e le spettacolari Saline di Maras.


Mi sono innamorata di quest'ultimo posto su Instagram, guardando decine di foto incredibili dalle candide tonalità. E così siamo riusciti a inserire nell’itinerario una visita in questo posto meraviglioso alle prime ore del mattino, quando le uniche persone ad ammirare quello spettacolo eravamo noi. 

Pensate che ci sono più di 5000 vasche di sale e la cosa ancor più incredibile è che si trovano a ben 3100 metri di altezza!

Questo è dovuto al fatto che un tempo questa zona si trovava sott’acqua. Con l’unione delle placche tettoniche si è formata la zona andina. Et voilà, ecco perché ci sono le saline in montagna. 

Il sale rosa presente qui viene detto il Sale degli Incas e lo si può prendere in considerazione come souvenir davvero caratteristico. 

Machu Picchu 

Machu Picchu è il posto che sognavo da una vita, una delle 7 meraviglie del mondo moderno. A volte le aspettative rovinano tutto, ma stavolta non è stato affatto così. La nostra guida José ci ha fatto tenere il capo chino fino all’arrivo al primo belvedere, per non rovinarci la sorpresa. Quando ho alzato il capo e mi sono trovata davanti questo spettacolo, beh, il mio cuore ha iniziato a battere più forte. 



Se - come noi - non avete molto tempo a disposizione, io vi consiglio di raggiungere il sito con il viaggio in treno Inca Rail. Si tratta di un'esperienza piuttosto costosa, ma vi assicuro che ne vale la pena. Col cuore colmo di gioia e impazienza, ho fatto il pieno di bellezza a bordo. 

Ho gustato un ottimo pranzo tradizionale, ho fatto un brindisi con i miei super compagni di viaggio, ho preso un caffè nel vagone ristorante ascoltando la musica da fiaba dei flauti suonati da due ragazzi peruviani, ho lasciato fluttuare al vento i miei capelli mentre osservavo il verde circostante. 

Mi sembrava di essere in un sogno. 

L'anticamera di un grandissimo sogno: vedere con i miei occhi Machu Picchu, la fortezza inca di cui si parla in tutto il mondo. 

Lima

Gli ultimi giorni del viaggio li ho trascorsi a Lima, una città che oserei definire un microcosmo. Basti pensare che un terzo della popolazione peruviana - che equivale a ben 11 milioni di persone - vive qui, nella Capitale.

Sono rimasta piacevolmente colpita dal design e dall'eleganza del quartiere Miraflores, dal lungomare (e dal suo tramonto infuocato), dalla pittoresca atmosfera del quartiere Barranco. 

Ma soprattutto mi sono perdutamente innamorata della cucina di Lima, una cucina che è il risultato delle tante influenze straniere.

Lima è oggi considerata la capitale gastronomicathe place to be per chi ama la cucina. Per chi ama le sperimentazioni che si mescolano alla tradizione. 

Qui la cucina peruviana, qualche decennio fa, ha ripreso piede fino ad arrivare ad essere in auge a livello mondiale. 

Io vi consiglio assolutamente di provare la causa, il ceviche e la cicha morada. Per magari concludere con un bel pisco sour

Altre informazioni:

Come raggiungere il Perù: 

Al momento non esiste un volo diretto dall'Italia.

Io ho volato con AirFrance, con un volo a/r Roma-Lima (passando per Parigi CDG).

Dove dormire:

Un'ottima catena di alberghi in Perù? Casa Andina. Durante questo viaggio, tra i vari hotel, ho dormito in due strutture Casa Andina. Ho apprezzato particolarmente la struttura di Trujillo.

Come spostarsi:

Data la notevole estensione del Paese, il modo migliore per spostarsi è in aereo nelle lunghe tratte e in bus/minivan nelle tratte più brevi.

Come evitare problemi con l'altitudine:

Io ho sofferto pochissimo l'altitudine, pur essendo arrivata a oltre 3500 metri d'altezza.

Per questo devo ringraziare il team Mistral Tour, che mi ha sempre dato consigli in merito (bere infusi alla coca, bere acqua, fare delle soste). E devo ringraziare i miei tappi per l'alta pressione. Si tratta degli stessi tappi che acquisto per volare (in Italia costano dai 12 ai 19 euro e si possono riutilizzare). Li ho utilizzati in volo e in bus, durante i vari spostamenti repentini dai 1200 metri ai 2000, o anche oltre, evitandomi di avere problemi con l'udito e la pressione. Io li consiglio.

Come vestirsi in Perù:

A strati. Vestirsi a strati è la soluzione ideale in Perù. In montagna fa freddo, è vero, ma probabilmente stando in movimento vi basterà una t-shirt e avrete voglia di liberarvi della giacca e della felpa.

Inoltre l'escursione termica è notevole, soprattutto in alta montagna dove le temperature dal giorno alla notte possono scendere quasi di venti gradi.

Nelle città, invece, anche quando fa troppo caldo spesso si ha bisogno di coprirsi. Perché? Per l'aria condizionata. A Lima l'aria condizionata era praticamente ovunque!

Souvenir in Perù: cosa comprare

In Perù io ho avuto voglia di comprare di tutto. Non scherzo.

Le donne avranno voglia di acquistare mantelle, maglioni di alpaca, cappelli, sciarpe e chi più ne ha più ne metta.

Gli uomini molto probabilmente preferiranno portare a casa del pisco, il distillato simbolo del Perù (e che io consiglio vivamente).

Non perdetevi l'occasione di portare a casa del buonissimo cacao peruviano.

Pagamenti in Perù

In Perù accettano quasi esclusivamente pagamenti con carte VISA. La Mastercard viene accettata raramente e, quando accade, viene applicato un 10% di tasse. A Lima è molto più facile che vengano accettate anche altre carte (Mastercard, Diners Club, AMEX), ma io consiglio sempre di prelevare o, ancora meglio, di cambiare gli euro in soles.

Non usando VISA, io ho avuto problemi anche per i prelievi dall'ATM.

Per partire per il Perù:

Provate a vincere un viaggio in Perù scegliendo il vostro itinerario. Vi lascio il link per partecipare al concorso: www.partyperilperu.it

Post realizzato in collaborazione con Prom Perù, Mistral Tour e Ferrino Outdoor