Circa tre anni fa una ragazza mi raccontava di San Francisco. Mi raccontava di come, pur vivendoci per più di un mese, non fosse riuscita ad allontanarsi dalla città. Mi diceva che San Francisco è talmente grande e ricca di attrazioni che non si smette mai di scoprirla.

Facevo fatica a capirla, devo essere sincera.

Pensavo che in un mese fosse più giusto girare in lungo e in largo la California piuttosto che concentrarsi su una singola città.

E poi il destino ha voluto che, dopo qualche anno, volassi a San Francisco per testare sulla mia pelle quelle parole.

E così ho capito che Claudia, quella ragazza che mi aveva parlato con amore della città, aveva ragione. San Francisco è una città che ti fa sentire libera ma al tempo stesso ti tiene stretta a sé.

E ti viene voglia di non andare più via.

Oggi vi racconto il mio itinerario di 5 giorni con un po' di consigli e indirizzi (anche gastronomici).

Partiamo dalle cose da sapere prima di partire. Ecco un piccolo elenco:

  • ESTA. Ricordate che, per entrare negli Stati Uniti, questo documento dalla validità di due anni è indispensabile. Almeno 48 ore prima della partenza (ma suggerirei subito dopo aver prenotato il volo) richiedete l'ESTA sul sito ufficiale o, qualora ne siate già in possesso, aggiornate semplicemente l'indirizzo.Vi ho spiegato tutto in un articolo precedente
  • ASSICURAZIONE. Non è obbligatoria, ma io vi consiglio vivamente di partire coperti da una buona polizza assicurativa. Negli Stati Uniti il mondo della sanità è molto diverso da quello italiano e decisamente più caro (per un ricovero banale possono richiedere 10000 euro o anche più), quindi io per la vostra serenità consiglio sempre di spendere qualche soldino in più prima della partenza. Per questo viaggio mi sono affidata a Europassistance e alla polizza Viaggi Nostop USA & Canada che offre assistenza sanitaria senza limiti in tutto il mondo, protezione bagaglio e degli effetti personali e copre fino a un milione di euro di spese mediche. 
  • GIACCA A VENTO O SCIARPA. Ok, vi sembrerà assurdo che io vi consigli una giacca a vento, una sciarpa - o addirittura un cappello caldo - in California, ma fidatevi di me. San Francisco è molto ventilata e le temperature possono scendere parecchio. Considerate che a inizio giugno le temperature che abbiamo trovato erano comprese tra gli 11°C e i 18°C e abbiamo visto molte persone del posto indossare cappelli di lana anche al mattino! Il classico consiglio di vestirsi a strati qui è un must. 
  • SCARICATE UBER E LYFT. Non c'è storia: i prezzi di Uber e Lyft sono nettamente inferiori a quelli dei taxi tradizionali. E il servizio è decisamente più comodo dal momento che si può prenotare la corsa da qualsiasi punto tramite l'app. Io vi consiglio di utilizzarlo già per la prima corsa una volta arrivati in aeroporto (c'è free wi-fi) per risparmiare fino al 50% rispetto alla classica corsa in taxi. 

Adesso possiamo iniziare con l'itinerario e un po' di consigli utili.

Union Square e Cable Car

Union Square è il centro nevralgico della città. Si tratta della famosa piazza delimitata da cuori, a due passi da negozi e centri commerciali - come Macy's, per intenderci. Proprio all'interno del grande palazzo di Macy's, all'ottavo piano, si trova la Cheesecake Factory, un ristorante dove è possibile mangiare di tutto ma - come dice il nome stesso - la specialità è la cheesecake. Si tratta di un posto molto turistico, quindi è meglio prepararsi ad attendere un po' prima di prendere posto.

A due passi da Union Square, su Powell Street, trovate una delle grandi attrazioni della città: il Cable Car. Si tratta di un mezzo di trasporto iconico che attraversa la città. I più coraggiosi, reggendosi forte, possono affrontare la corsa in piedi all'esterno. Io l'ho fatto, ma vi consiglio di sedervi se avete intenzione di scattare foto o fare video.

Il costo per una corsa in Cable Car è di 7 dollari, mentre è gratuita per chi è in possesso del CityPass. 

Chinatown

La comunità cinese di San Francisco è la più grande Chinatown al di fuori dell'Asia. Va da sé che questo quartiere sia davvero autentico - e io lo considero tra le zone più interessanti della città.

Oltre alle strade piene di banchetti e prodotti tradizionali in esposizione, vi è una strada ricca di lanterne rosse che oscillano col vento.

Proprio qui, tra queste stradine, abbiamo conosciuto delle personcine - cinesi o sicuramente di origine cinese - carinissime: una signora vestita di tutto punto che ci ha fatto domande sull'Italia, un gruppo di donne che sono andate in visibilio non appena ci hanno viste per poi chiederci delle foto, un nonnino che si è accostato al nostro tavolo per fare due chiacchiere. Insomma, Chinatown è un quartiere davvero piacevole che per noi si è rivelato un luogo amico, un luogo di incontri. Pensate che ci siamo persino imbattute in un tipo assurdo che, con nonchalance e convinzione, si è esibito in una performance musicale di Jingle Bells. A inizio giugno.

Vi consiglio di dedicare qualche minuto alla visita della fabbrica dei biscotti della fortuna, Golden Gate Fortune Cookie Factory, dove potrete assistere in tempo reale alla produzione dei famosi biscottini contenenti messaggi di buon auspicio. Io ho provato a portare un pacchetto a casa ma - ahimè - si sono sbriciolati durante il viaggio di ritorno.

Per la cucina dicono che House of Nanking sia il miglior ristorante cinese di San Francisco, ma onestamente non abbiamo avuto tempo per provarlo.

Abbiamo però provato, su consiglio di VeruskaWing Sing Dim Sum, dove abbiamo fatto un pasto a base di dumpling. Si tratta di un locale molto modesto ed economico ideale soprattutto per chi è in cerca di street food o di un pranzo veloce.

North Beach

North Beach racchiude la comunità italiana di San Francisco. Si tratta di un quartiere elegante, ricco di botteghe (nella prima foto in basso vedete un dettaglio di una splendida bottega di cappelli fatti a mano). Basta guardare le bandiere tricolore sui pali della luce e il notevole numero di ristoranti italiani per accorgersi dell'influenza del nostro Paese in questa zona. Passeggiando per North Beach vi accorgerete di un edificio colorato su cui sono sospesi dei libri. Poco più avanti si trova City Lights Bookstore, una libreria imperdibile per gli appassionati della Beat Generation o per chi cerca dei libri incentrati su San Francisco. Ricordata perché un tempo era il ritrovo della Beat Generation, si trova all'angolo tra Columbus Avenue e Broadway Street. Vi consiglio anche di fare un salto poco più avanti al Caffè Vesuvio, in Via Kerouac, che un tempo era parte della libreria. Noi abbiamo scoperto questo posticino grazie a Irene di Viachesiva che ci ha accolto proprio qui, nel divanetto sulla destra. 

Per il brunch, sempre su consiglio di Irene, siamo andate al Mama's. E se vi trovate in zona io vi consiglio caldamente di andarci. Complici l'arredamento delizioso e la sua qualità, pare che sia particolarmente gettonato a San Francisco. E difatti per accomodarci abbiamo dovuto attendere due ore - no, non scherzo - in fila. Ma posso dirvi che ne è valsa la pena: è stato il brunch migliore dell'intero viaggio. 

Se amate le omelette e gli spinaci, ordinate una Farmer's Omelette. Divina. Per una vera roba americana, invece, provate le Eggs Benedict. 

Coit Tower

Avete presente i grandi osservatori in cima ai grattacieli che si trovano in tutte le metropoli statunitensi?

Bene, dimenticateli.

A San Francisco il panorama non si vede dai grattacieli.

Il panorama sulla baia va visto dalla Coit Tower, una torre posta in cima a una collina, Telegraph Hill. Già questo denota la grande differenza con le big cities degli States.

Fisherman's Wharf - Pier 39

L'incontro con i leoni marini al Pier 39 era uno dei momenti che sognavo da più tempo. I leoni marini si trovano un po' in tutta la baia, ma qui ce ne sono tantissimi ed è possibile fermarsi a guardarli per ore. Sono troppo buffi!

Il Pier 39 - e il Fisherman's Wharf in generale - è un luogo gremito di turisti, anzi, oserei dire che è uno dei luoghi più turistici della città. Ho apprezzato anche questa sfaccettatura di San Francisco, con i suoi negozietti e le catene come Bubba Gump.

Uno dei piatti imperdibili in questa zona è la Clam Chowder. Vi accorgerete che questo nome è scritto praticamente ovunque.

Japanese Tea Garden

Mi rendo conto che vi sembrerà che ho adorato qualsiasi cosa a San Francisco, ma non posso farci nulla: è proprio così. E non posso non esprimere la mia adorazione per il Japanese Tea Garden. Si tratta di un giardino che, con il suo verde e la sua pace, riproduce fedelmente l'atmosfera giapponese. 

Vi invito a ritagliarvi un po' di tempo per vivere la sua essenza e sorseggiare un tè con dei biscottini giapponesi nella costruzione al centro del giardino. Vi alzerete rigenerati!

Castro

Castro è il quartiere gay di San Francisco. Qui si respira aria di libertà, ancor più che nelle altre zone della città. Ho adorato le bandiere colorate su Castro Street, ho adorato le strisce pedonali arcobaleno. Tutto a Castro è un inno all'amore libero, al rispetto verso l'altro.

Se avete tempo fate un salto da Harvey Milk Shop, dove è illustrata la storia del quartiere, e concedetevi una visita al museo GLBT. Grazie al negozio di Harvey Milk ho scoperto che San Francisco è una delle principali città gay al mondo e questo è dovuto ad una vera e propria lotta per i diritti che si è avuta negli ultimi decenni.

Un indirizzo per un buon pasto a Castro? Se amate l'asiatico vi segnalo Mama Ji. Ottimo!

Painted Ladies

Tutti immaginano San Francisco con le sue casette pastello dai tetti a punta. Ecco. 

Sicuramente avrete bene in mente l'immagine delle Painted Ladies (in foto in basso), un altro simbolo della città.

Personalmente trovo che ci siano case molto più belle nei dintorni, ma per la loro posizione sono effettivamente le più semplici da fotografare. 

Mission

Ho trascorso poche ore a Mission, ma avrei avuto voglia di girarla per almeno mezza giornata.

Mission è colore, vita, Messico e Nicaragua.

Qui dimenticare di trovarsi negli Stati Uniti è fin troppo facile: ovunque ci sono riferimenti all'America latina e i ristoranti messicani sono praticamente in ogni angolo.

E - cosa da non sottovalutare per me - Mission è la patria dei murales. La street art qui regna sovrana, soprattutto a Balmy Street e nelle vie parallele. Tuttavia quei colori che a prima vista possono sembrare allegri qui raccontano storie di infinita tristezza. Raccontano di famiglie divise tra il Messico e la California, di uomini bianchi che prendono il sopravvento sui latini, di esistenze dure che trovano sfogo se raccontate sui muri. Ogni opera è impregnata di significato e l'intero quartiere andrebbe scoperto con una persona del posto. Quel poco che ho scoperto mi è stato detto da Francesca, che ci ha raccontato quello che ha appreso durante la sua Airbnb Experience con una local.

Per provare la cucina messicana a buon prezzo vi segnalo La Taqueria - consigliata da Elisa - e le sue quesadillas. Se avete un budget leggermente più alto vi consiglio Gracias Madre, un ristorante messicano vegetariano e vegano che ha ottenuto numerosi riconoscimenti.

Haight Ashbury

Haight Ashbury è il quartiere hippie della città. Qui il movimento dei figli dei fiori sembra ancora vivo, le botteghe vendono capi hippie, i negozi musicali vendono dischi autentici di quegli anni. 

Se cercate informazioni sulla casa di Janis Joplin o su altri riferimenti hippie, in questo post trovate altre dritte. 

Qui invece vi segnalo Sunchild's Parlour, un negozio fighissimo per lo shopping vintage (io sono entrata sulle note dei The Cure e c'è stato poco da fare, mi hanno conquistato). 

Per il brunch vi consiglio Zazie, un locale delizioso con un cortile interno. 

Per pranzi e cene, invece, vi consiglio Parada 22, esclusivamente partoricano, e Pork Store Café dove - non lasciatevi ingannare dal nome - possono mangiare tranquillamente anche i vegetariani. Qui vi consiglio il Veggie o Meat Patty Melt (in foto). 

Golden Gate Bridge e Sausalito

Il secondo giorno a San Francisco ho scattato una foto panoramica del Golden Gate Bridge. Sì, l'ho trovato emozionante, ma la sensazione che ho provato attraversando il ponte in auto da Sausalito al centro di San Francisco è adrenalina pura. Vi consiglio di provare quest'ebrezza!

Per quanto riguarda Sausalito, si tratta di una piccola comunità a pochissimi chilometri dalla città. Se avete abbastanza giorni a disposizione vi consiglio altamente la visita. Ne ho già parlato in un post precedente.

Lombard Street 

Sicuramente la strada più emblematica e fotografata della città. Si tratta della celebre via a zig zag incorniciata da aiuole verdissime e sempre gremita di gente intenta a fotografarla. 

Scattare una bella foto qui - senza passanti né automobili - è praticamente impossibile, ma vi assicuro che vedere sbucare le auto tra un tornante e l'altro è uno spasso. Non invidio chi è costretto a percorrerla ogni giorno!

Vi lascio al video dell'intero viaggio! Andate nel mio canale YouTube per vederlo in HD. 

Per quanto riguarda il volo, io ho volato con AirBerlin facendo scalo a Dusseldorf.

Per maggiori informazioni sulla città consultate il sito ufficiale del turismo di San Francisco.