La cultura hippie è uno degli innumerevoli motivi per cui si dovrebbe visitare San Francisco.

E se credete che gli hippie non esistono più, beh, vi sbagliate. Seppur in continua evoluzione, seppur sede delle maggiori startup mondiali, San Francisco mantiene parte di quello spirito libero che 50 anni fa caratterizzava i cosiddetti figli dei fiori.

Non molti sanno, infatti, che il movimento hippie è nato proprio in questa città, nell'eclettico quartiere di Haight-Ashbury, nell'estate del 1967. Un'estate memorabile che viene ricordata come la Summer of Love.

Quest'estate si celebrano i 50 anni della Summer of Love e la città pullula di simboli della pace, di citazioni, fiori e colori. E presenta un fitto programma di eventi e tour guidati realizzati appositamente per festeggiare questo anniversario così sentito (sul sito web di San Francisco Travel Association trovate maggiori dettagli).

Se avete in programma un viaggio a San Francisco proprio in questi mesi, io vi consiglio di iniziare il soggiorno con una visita all'ufficio del turismo per avere subito a disposizione il programma completo degli eventi a tema Summer of Love.

L'ufficio si trova nei dintorni di Union Square (per trovarlo basta scendere le scale mobili che si trovano in prossimità del punto dove ruota il Cable Car). All'interno troverete questo fighissimo cartonato che riproduce i bus hippie dell'epoca.

La mia esperienza Summer of Love

Adesso vi racconterò la mia Summer of Love.

Premetto che ho fatto i salti di gioia quando ho saputo che avrei visitato San Francisco - una città che sognavo da anni - proprio in occasione di questo super evento.

Pur non abbracciandone completamente la filosofia, adoro lo spirito hippie, la sua energia, i valori della pace, dell'amore e della fratellanza.

E adoro la musica dei maggiori esponenti di quei tempi, in particolare quella di Janis Joplin (che da quando sono tornata ascolto in loop per portare un po' di spirito hippie anche a casa).

Insomma, a San Francisco mi sono sentita bene, quasi a casa. Potrei dirvi che la gente è affabile e disponibile - ed è vero - ma non è stato questo. No, credo che io mi sia trovata così bene perché ho sentito San Francisco nelle mie corde, estremamente vicina a quello che cerco nella vita.

Come un abito che veste alla perfezione, San Francisco l'ho sentita cucita addosso. 

E forse è stato anche merito della Summer of Love.

Prossimamente vi racconterò minuziosamente tutto quello che ho sperimentato a San Francisco - e perché l'ho amata tanto - mentre adesso mi soffermerò esclusivamente sulle esperienze dedicate ai figli dei fiori, sulle orme della Summer of Love.

Il de Young Museum, con la sua special exhibition (presente fino al 20 agosto 2017), è una visita imperdibile.

Magari i veri hippie non vi troveranno niente di eccezionale, ma per chi vuole scoprire i primi passi del movimento e respirare un po' di quell'atmosfera, ecco, io credo che si riveli una visita davvero interessante.

Il museo è completamente invaso da spille adesive che riportano parole, simboli e citazioni dell'epoca. Sono stati persino inseriti dei segnali stradali realizzati appositamente.

All'interno, oltre a poster e abiti originali, è stata allestita una sala con tanto di musica e luci psichedeliche per sprofondare nei morbidi pouf e vivere alla grande un assaggio di quell'estate.

A pochi minuti a piedi dal de Young si trova la Hippie Hill. Si tratta di un vero e proprio pezzo di storia: qui nel '67 riunivano i giovani hippie. Devo ammettere, tuttavia, che oggi in questa collina non vi si trova più nulla di entusiasmante se non gruppi di uomini di mezza età.

Un'altra esperienza incredibile è il magic bus, ovvero un tour della città a bordo dell'originale bus hippie Volkswagen. E noi, elettrizzate per l'occasione, ci siamo munite di coroncine di fiori. 

Il nostro tour prevedeva il passaggio - e la sosta, su richiesta - dai punti più iconici della città. La nostra guida ci ha raccontato alcuni aneddoti storici di San Francisco, incluso un piccolo assaggio del mondo hippie passando da Haight Ashbury. 

Haight Ashbury è forse quello che ho più amato a San Francisco.

Un quartiere in cui non si capisce bene in che epoca ci si ritrovi. Un quartiere anacronistico, dove la cultura hippie regna ancora sovrana.

Negozi di dischi, botteghe di abiti e gingilli vintage, murales che ricordano Janis Joplin, Jimi Hendrix e Jerry Garcia.

Agli angoli delle strade sono appollaiati personaggi assurdi, ci si imbatte in ragazzoni che passeggiano con giacche particolari e chitarra. E nessuno - davvero nessuno - osava guardarci male per i nostri fiori tra i capelli.

Si tratta di un quartiere in cui sembra che nulla possa apparire assurdo e la libertà si assapora al cento per cento.

Qui si trova anche la casa completamente rosa di Janis Joplin (635 Ashbury) e, a un isolato di distanza, quella di Jimi Hendrix. Quest'ultima è facilmente identificabile grazie al grande murales posto in alto che lo raffigura.

Nei prossimi post vi racconterò meglio la città. 

Un ringraziamento speciale va a chi ha reso possibile questa esperienza:

San Francisco Travel Association

Master Consulting FL

Visit California

EuropAssistance

AirBnb

Airberlin