Il viaggio in Sri Lanka è stato una totale evasione dalla realtà.

Lago, mare, montagna, stupore. Continuo stupore.

Lo stupore che suscitano quei luoghi da cui non ti aspetti nulla perché in pochi li hanno visitati- e dunque in pochi ne decantano le bellezze.

Voglio raccontarvi subito di questa isola ancora poco conosciuta e così vicina all'India tanto da essere definita - per forma e dimensione - la sua lacrima.

Vi racconterò delle emozioni provate e vi descriverò a grandi linee il nostro itinerario.

Sri Lanka significa terra preziosa.

Un piccolo paradiso nell'Oceano Indiano.

Un posto che, come capita in ogni viaggio in questa parte di mondo, mi fa sentire in pace.

Un luogo che ha così tanto da offrire: dalle imponenti rovine del passato, testimoni della storia di antichissime civiltà, alle sconfinate distese coltivate che rivelano la presenza di un popolo la cui dedizione alla terra è seconda solo alla devozione religiosa. Una fitta rete stradale collega le aree dell’isola. Un’isola che regala una natura estremamente variegata: foreste rigogliose, fiumi, parchi, lunghissime spiagge e cascate. Riti buddisti, gente umile che invita ad entrare in casa e aspetta con trepidazione di scattare una foto con noi (non col nostro smartphone, ma col loro!).

Sono rimasta sorpresa dal gran senso di ospitalità degli abitanti, senza alcun secondo fine. A parte un paio di siti turistici, ci siamo ritrovati ad essere gli unici visitatori durante gran parte del viaggio. Ribaltando gli schemi e diventando noi l'attrazione per la gente del posto.

Sembra che qui il turismo non abbia ancora valicato quel confine che porta alla speculazione. Non ancora. E lo trovo fantastico.

PRIMA DI PARTIRE IN SRI LANKA 

Fondamentale è monitorare le varie compagnie aeree che operano su Colombo per bloccare i biglietti dei voli al prezzo più vantaggioso. Noi abbiamo viaggiato con Emirates partendo da Milano – con scalo a Dubai – per arrivare a Colombo, la capitale commerciale del Paese.

Dopo i voli, occupatevi dei vari alloggi a seconda del vostro itinerario nel Paese. Per questa seconda fase vi consiglio di dare un’occhiata su Hundredrooms, un portale che permette di comparare le varie offerte per scovare i migliori prezzi per la scelta della vostra sistemazione. Last but not the least, vi consiglio di stipulare una buona polizza assicurativa. Io dallo scorso anno utilizzo InterMundial, che offre una delle migliori soluzioni sul mercato (alti massimali mantenendo prezzi modici). Anche quando si è in vacanza con la salute non si scherza, lo ripeto sempre.

IL MIO ITINERARIO 

Vi descrivo passo dopo passo il mio itinerario in Sri Lanka.

Considerate che il mio viaggio è durato dieci giorni, ma per visitare tutta l’isola occorrono circa tre settimane.

Dambulla 

Dopo l’arrivo all’aeroporto internazionale di Colombo, ci siamo subito spostati a Dambulla col bus. Qui abbiamo subito visitato uno dei suoi tesori: Il Tempio d'oro di Dambulla (divenuto Patrimonio dell’Umanità dal 1991 nonché il tempio di roccia meglio conservato dello Sri Lanka). Vi sono oltre 80 grotte riconosciute nel circondario, ma noi abbiamo esplorato solo le principali 5 grotte, tutte spettacolari e contenenti grandi statue e pitture. Quasi tutte queste opere si riferiscono a Buddha e alla sua vita. Pensate, queste grotte custodiscono un totale di 153 statue del Buddha! Consiglio la visita alle grotte con una guida per approfondire la conoscenza del luogo e per affiancare la visita alla spiegazione dei principi del buddismo. Solo così è possibile capire meglio questo tesoro.

Durante la visita siamo rimasti affascinati dalla miriade di fedeli in preghiera appollaiati per terra all’esterno delle grotte.

Sigiriya 

Considerata da alcuni l'ottava meraviglia del mondo, per la sua unicità ha rappresentato per me il climax dell’intero viaggio.

Questa meraviglia è composta da un antico castello eretto da Re Kasyapa nel quinto secolo. È ancora possibile vedere i resti del palazzo maggiore costruito sulla sommità piatta della collina, una terrazza di medio livello che comprende la Porta dei Leoni e un muro con affreschi, il palazzo secondario che si arrampica sui pendii sotto la roccia, i fossati, le mura ed i giardini che si estendono per centinaia di metri oltre il bordo della roccia.

Arrivare in cima è tutt’altro che una passeggiata: per raggiungere il punto panoramico più in alto bisogna superare ben 1200 scalini – e vi assicuro che, nonostante l’afa e i fiumi di visitatori (tra cui molti fedeli), ne vale davvero la pena.

Un’emozione unica sentirsi minuscoli puntini all’interno di un tale prodigio scolpito nella roccia. Un’emozione unica salire sempre più in cima e fotografare il paesaggio di livello in livello partendo dal basso fino alla sommità.

L’ingresso al sito al momento costa 30 dollari.

Minneriya 

Il Minneriya National Park è una tappa obbligatoria per gli amanti dei jeep safari immersi nel verde. Il parco si estende per 8800 ettari ed è famoso per ospitare numerosi esemplari di elefanti. L’esperienza del safari (che avevo già provato lo scorso anno in Sudafrica) è davvero entusiasmante perché consente di entrare in punta di piedi in un mondo che non ci appartiene: il mondo degli animali e, in questo caso specifico, quello di elefanti e elefantini. Una tenerezza infinita.

Polorannuwa 

Si tratta dell’antica capitale dell’isola. Vanta una vasta area archeologica con numerosi templi e statue del Buddha di grandi dimensioni scolpiti nella roccia, oltre ad altre vestigia dedicate a Shiva.

Qui è anche presente un interessante museo che ripercorre la storia delle civiltà che si sono succedute in questo Paese.

Passikudah 

Ci siamo fermati 5 notti a Passikudah per rilassarci finalmente al mare. La spiaggia non è caraibica, ma il relax è assicurato. Inoltre, il grande vantaggio è dato dal fatto che nei dintorni vi sono piccoli villaggi – Passikudah, in primis – dove la popolazione locale si mostra in tutta la sua autenticità. Scoprire la quotidianità dei luoghi che visito è per me uno dei fattori fondamentali dei miei viaggi: mi arricchisce profondamente.

Kandy 

Questa città fu fondata nel XIV secolo. Nel 1592 divenne la capitale del regno, per via della sua posizione più facilmente difendibile, dopo che le zone costiere dell'isola erano state conquistate dai colonizzatori portoghesi.

Viste le varie colonizzazioni, la città è ricca di storia e abbastanza evoluta per gli standard del Paese (è la seconda città più popolata dello Sri Lanka).

Qui abbiamo visitato il Palazzo Reale di Kandy (o Tempio del Sacro Dente), oggi divenuto uno dei più importanti templi buddisti al mondo.

Qui, infatti, è custodita una delle più preziose reliquie di questa religione: il dente di Buddha. Si tratta di uno dei 4 denti che – secondo la leggenda - furono estratti dopo la sua morte.

Si dice che due di questi denti si trovano in Sri Lanka, un altro dente gira tra Thailandia e altri Paesi buddisti e l’ultimo dente è andato agli dei.

Ho avuto la fortuna di visitare questo luogo mistico durante il Giorno dell’Indipendenza del Paese, avendo così il grande privilegio di assistere alle grandi cerimonie di giubilo.

Giragama 

L’ultima tappa per noi è stata Giragama, dove abbiamo visitato la piantagione di tè e lo stabilimento dove si svolgono i vari processi di produzione del tè. Il tè dello Sri Lanka – da molti conosciuto come tè di Ceylon – è uno dei più pregiati al mondo, esportato ovunque.

Qui ho acquistato il B.O.P. (Broken Orange Pekoe), uno dei migliori tè in circolazione, e lo zucchero al cocco che si usa in Sri Lanka per accompagnare le bevande.

Uno zucchero scuro e compatto che, anziché immergerlo nella bevanda, va mangiucchiato poco per volta mentre si sorseggia il tè.

Questo viaggio in Sri Lanka è stato prezioso. Sì. Ricco di sorprese, volti, sorrisi, nuove amicizie, profonda spiritualità, divertimento, forti emozioni.

Mi sento fortunata. Posso viaggiare, posso scoprire e riscoprire tante culture, posso peccare di ignoranza per poi ricredermi grazie all'inevitabile confronto. Posso crescere, arricchirmi.

Sono grata per questo.