_Dopo sei giorni a New York - due anni fa - avrei dovuto continuare il mio viaggio nel nord degli States facendo tappa a Philadelphia._Il caso ha voluto che dalla Grande Mela volassi in Costa Rica, posticipando la visita a Philly a chissà quando._Finché Philadelphia si è ripresentata nella mia vita qualche mese fa, quando ho ricevuto un invito per scoprire la città e raccontarla sui miei canali._Strana la vita._Non dimentica nulla, non lascia nessun conto in sospeso.
E quindi dopo due anni sono tornata negli Stati Uniti per immergermi in una città a me nuova, ma che in parte - piccolissima parte - mi ha ricordato New York. Forse per la vicinanza, forse per i mattoncini rossi delle pareti, forse semplicemente per la sensazione di essere in una grande metropoli dove il pedone, prima che scatti il rosso, viene sollecitato ad affrettarsi da una manina bianca lampeggiante sul display del semaforo._Dove le colazioni sono abbbbondanti (sì, con quattro b) e potrebbero sfamare un'intera famiglia. Dove le uova non sono un optional, ma una certezza._Dove i bambini vengono scarrozzati a bordo di quegli scuolabus gialli che ricordano tanto i Simpson e tutti quei telefilm che divoravo fino a pochi anni fa (prima che le ore passate davanti alla TV fossero sostituite dalle ore trascorse davanti allo schermo luminoso del computer o dello smartphone)._Dove le grosse zucche appollaiate all'ingresso delle abitazioni annunciano l'imminente arrivo di Halloween (che quest'anno festeggerò proprio negli States, a Miami).
Se Philadelphia da un lato mi ha fatto rivivere caratteristiche tipiche americane, dall'altro si è rivelata completamente diversa. Una città che di turistico ha ben poco (fatta eccezione per i fantocci di Rocky in un negozio nei dintorni dell'Independence Hall)._Una città poco affollata e molto vivibile._Una città la cui fama è stata suggellata dal mito di Rocky (che noi abbiamo voluto ripercorrere fedelmente). Un mito a cui Philly deve molto, sebbene abbia molto altro da raccontare._Vi racconterò tutto nel prossimo post.
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Autore

Manuela Vitulli

Orgogliosamente pugliese. Amo parlare - e potrei risultare logorroica. Da qui l'urgenza di scrivere, di raccontare storie, di comunicare online. Amo follemente viaggiare, ma con un biglietto andata e ritorno, perché ho capito che la Puglia è per me linfa vitale. Insieme al mare. Dal 2013 ho unito la passione per i viaggi e la comunicazione in un lavoro. Tutto è partito da questo blog.