Agosto per me è un rullino fotografico di una macchina analogica. Quella che un tempo usavo in gita scolastica.

Alla fine del mese, ogni anno, riavvolgo il rullino e mi godo le diapositive prima di battezzare il "nuovo anno" e riporre in esso una miriade di buoni propositi.

Le diapositive di questa estate sono tante, davvero tante.

CambogiaThailandiaSpagnaTurchia, Croazia, tanta Italia.

Ho ancora moltissimi posti che aspettano di essere ripescati dal rullino, che aspettano impazienti di essere sviscerati e raccontati.

Croazia. Oggi dal rullino pesco la Croazia.

La mia settimana in Croazia [qui il newsfeed] è piombata all'improvviso, grazie ad un invito inaspettato dell'ente del turismo dell'Istria, la regione croata confinante con l'Italia. Per alcuni aspetti molto simile al nostro Paese, per altri estremamente differente.

Vi ho già parlato dell'emozione di dormire nel faro, ma non vi ho ancora descritto i luoghi, i sapori indimenticabili, i profumi, il calore umano della gente.

Oggi ripercorriamo insieme questo viaggio. Un viaggio che consiglio vivamente sia a chi vive nei dintorni, sia a chi, come me, viene dal profondo Sud.

Come arrivare in Istria (oltre che in auto)?

- dall'aeroporto di Trieste.

- dall'aeroporto di Venezia. Sono ripartita da qui al rientro.

- dagli altri aeroporti italiani più vicini e facilmente accessibili a seconda della città di partenza.

- dall'aeroporto di Pula, la più importante città istriana.

Orsera

Una piccola città variopinta, circondata dal mare e costellata di barchette.

Si dice che qui ha vissuto Casanova e ancora oggi, in suo onore, viene celebrata una festa in cui le coppie di innamorati si sfidano rimanendo incollati l'uno all'altro per ore per aggiudicarsi il premio per il bacio più lungo.

No, io non ce la farei! :D

Fasana

Piccina e caratteristica per le casette colorate, le nonnine appollaiate sulle panche, le musichette da festa del paese. Un posto d'altri tempi che sembra essere lontano anni luce dal mondo del consumismo e della tecnologia.

E qui, a Fasana, ho conosciuto Nicoletta e il suo consorte (pugliese come me... piccolo il mondo), due splendide persone che ci hanno accolto nel loro oliveto. Ci hanno stupito facendoci accomodare in una piccola oasi di relax avvolta dagli ulivi, offrendoci il loro pregiato olio extravergine d'oliva, raccontandoci la storia della loro attività (www.balija.eu), la tradizione portata avanti con orgoglio e non poche difficoltà.

Io vi consiglio di farci un salto. Troverete il calore umano, quello delle persone belle, belle dentro.

Fasana ci ha salutato con un tramonto spettacolare, dai colori caldi e avvolgenti.

E ci ha deliziato con pietanze a base di alici in tutte le salse. A volte squisite, altre volte dal sapore troppo deciso.

Brijuni Islands

Basta imbarcarsi da Fasana per raggiungere in pochi minuti il Parco Nazionale del Brijuni.

Si tratta di un'oasi naturale in cui respirare a pieni polmoni, in cui pedalare nel verde e nuotare in acque limpide. Qui abbiamo provato l'Underwater Trail, un percorso di snorkeling in cui è possibile ammirare il fondale marino e i resti storici mentre un'audioguida illustra il tutto.

Pula

Si tratta del capoluogo dell'Istria, la città più importante dal punto di vista storico ed economico.

Potrebbe essere un ottimo punto di partenza per esplorare la zona (qui potete dare un'occhiata agli hotel a Pula).

Sono stata rapita dai baretti, dall'arco storico, dai negozietti allineati e intervallati da minuscoli caruggi.

Molto bello l'Anfiteatro (visitabile al prezzo di 5,50 euro) e il Forum, la piazza principale, dove sono stata attratta da Cvajner, un locale dall'atmosfera decadente che agli inizi del '900 era una banca italiana.

Novigrad

Un'altra piccola cittadina accarezzata dal mare e dalle barchette, da bar curati che si affacciano sul porto, importantissimo per la gente del posto.

Da non perdere il Gnam Gnam Festival ad Aprile.

Motovun 

Motovun è stata la prima cittadina scoperta nell'Istria verde.

Perché l'Istria si divide tra la zona blu, spumeggiante e circondata dal mare, e quella verde, più introversa e costellata da dolci colline.

Motovun è forse - dopo il faro di Porér - il posto che ho più amato in Istria.

L'ho adorato per le sue porticine, per i vicoletti in altura, per le finestrelle colorate, per il profumo di lavanda, per le verdi colline che incorniciano il paesaggio.

E soprattutto per il tartufo.

Qui ho gustato uno dei piatti più straordinari che abbia mai assaggiato. Un'orgia di sapori, un primo piatto profumatissimo e cosparso di tartufo. Una vera sinfonia per il palato.

Groznjan

La città degli artisti. Credevo che questo appellativo le fosse stato affibbiato così, senza molto senso.

E invece no.

Groznjan trasuda arte tra le sue viuzze. Una cittadina piena di estro, botteghe di artigianato, stanzine in cui si lavora il legno, finestrelle a cui sono appesi lavoretti fatti a mano.

Molti personaggi famosi, tra cui Anthony Hopkins e Schumacher, sono stati attratti dal fascino di questo posto, tanto da acquistare una casa in zona.

Si tratta di una cittadina che conta solo 200-300 abitanti, ma in estate il turismo fa sì che il numero della gente aumenti vertiginosamente.

Vorrei tanto tornare a Groznjan a Settembre, quando, durante una competizione, tutti gli artisti dipingono per strada. Dev'essere incredibile, come passeggiare in un quadro dell'impressionismo!

I vini

Io e Marilisa, la mia compagna di viaggio, siamo state sedotte dai vini locali.

Non si è trattato semplicemente di un viaggio alla scoperta dell'Istria, ma anche alla scoperta dei sapori, della realtà enogastronomica istriana.

Non dimenticheremo facilmente le varie degustazioni accompagnate da invitanti descrizioni e introdotte da mani sapienti e da quell'ipnotico dondolio del vino sul fondo del calice. E i calici di Malvasia, di Teran rosso - tipico della zona - e di Muscat per accompagnare i dessert.

La mia settimana in Croazia è stata un'esperienza che ha toccato i cinque sensi, che ha solleticato il palato, illuminato lo sguardo, incuriosito l'olfatto.

Grazie Istria. Grazie istriani, che ci avete accolto con un calore e una semplicità che mi hanno ricordato tanto la gente del Sud.

Grazie Marilisa. Grazie Goran, Marko, Gudmund.