Da quasi un anno le Fiandre hanno iniziato a insinuarsi tra le destinazioni che avrei voluto visitare al più presto. 

E così ho trascorso cinque giorni meravigliosi tra Bruges, Gent e Bruxelles e per iniziare a descriverli mi lascio guidare un po' dal cuore e un po' dall'istinto. 

In questo post vi parlo di Gent (o Gand in francese), la città che mi ha accolto con un cielo dalle nuvolette rosa, che mi ha piacevolmente stupito, che mi ha tolto il fiato. Più di quanto avrei mai potuto prevedere.

Sono tanti i motivi per cui questa città mi ha rapito: per il centro storico degno di essere definito un piccolo gioiello, per la ricchezza di antichi edifici e monumenti, per i ponti che regalano viste e foto-cartoline mozzafiato, per le tipiche casette dai tetti spioventi che, con i loro colori, si riflettono nelle acque del fiume. Per l'ampia scelta di birre artigianali, per il buon cibo, per la mostarda locale. 

Per il suo essere sì legata alle tradizioni e alla cultura fiamminga, ma anche disposta ad evolvere col tempo - e senza mai perdere la sua identità. 

Non posso che essere d'accordo con Lonely Planet che ha definito Gent "il segreto meglio conservato d'Europa". Perché Gent non si propone ai turisti con un'immagine costruita, ostentata, patinata. Gent è viva e brulicante e ha un animo signorile che si lascia scoprire lungo i suoi canali e tra le piazze e gli edifici che li costeggiano.

Grazie alla simpatica Katalin di visitGent ho scoperto qualche chicca della città come la casetta più piccola di Gent - che in passato era un riferimento per i pescatori - e alcune delle opere di street art che colorano le pareti. Seguendo il suo consiglio, ho visitato il Belfort - dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO - al tramonto. Si tratta della splendida torre campanaria in stile gotico che, grazie ai suoi 91 metri, si lascia scorgere da ogni angolo del centro storico.

Una lunga serie di scalini conduce in cima alla torre. Da qui si gode di uno splendido panorama che, oltre a riempire gli occhi, consente di comprendere meglio come è fatta la città (per me ogni posto andrebbe visto anche dall'alto).

Il costo dell'ingresso al Belfort è di 6 euro, ma è gratuito per coloro che possiedono la City Card. 

Uno degli aspetti che ho più amato di Gent? La street art!

Basta recarsi al centro informazioni per ritirare la mappa del walking tour che porta alla scoperta dei graffiti che tappezzano la città. Sono davvero tantissimi e, se come me amate questo genere di arte, sono certa che Gent vi conquisterà.

Non solo canali e paesaggi romantici, ma anche gioventù, innovazione, colore, writing ed espressione della creatività sul tessuto urbano.

L'esistenza di un vero e proprio tour conferma ed evidenzia la collaborazione tra le istituzioni e i writer. Già. Perché a Gent i graffiti non sono delle opere che imbrattano le pareti e stonano con l'atmosfera fiamminga, ma trovano la propria collocazione entrando in simbiosi con la città e conferendole carattere e un'identità ancora più definita e coinvolgente.

Ecco perché per me Gent è stata la vera rivelazione, con le sue diverse sfaccettature che la rendono completa ed autentica.

Werregarenstraat è stata una delle vie che per questo motivo ho apprezzato di più.

Gent è anche il paradiso dei golosi - provate le gaufre con la cioccolata belga! - e dei cultori della birra artigianale. Io e il mio ragazzo abbiamo apprezzato molto la Keizer Karel, una birra bionda le cui origini risalgono a Carlo V che nacqua proprio a Gent.

Ho provato anche la Geuze Lindemans, ma ammetto che non l'ho apprezzata perché ha un sapore che si avvicina molto a quello frizzantino del prosecco.

Il Graslei è assolutamente da non perdere per chi visita Gent: da qui si può ammirare un suggestivo skyline medievale che - ne sono certa - vi ruberà il cuore. Soprattutto di sera.

Per me Gent è un gioiello delle Fiandre. Siete d'accordo con me? :)

Come arrivare a Gent: 

In macchina o in treno.

Il treno, rapido e ben organizzato, per me è la soluzione più comoda: sia da Bruxelles che da Bruges si impiega circa mezz'ora e le corse sono molto frequenti. La fermata è Gent St Pieters.

Consiglio: anziché spostarsi da Bruges o Bruxelles per rientrare in giornata, io consiglio di restare almeno una notte a Gent. La cittadina è davvero suggestiva e - a mio parere - va vista sia con la luce del sole che di notte.

Se state programmando un viaggio nelle Fiandre, date anche un'occhiata al mio articolo dedicato a  Bruges