Amo l'interazione nei social e nei blog perchè regala interessanti spunti di riflessione._E infatti questo post nasce da un commento che ho ricevuto qualche giorno fa qui sul blog. _Quando un giornalista - stufo di viaggiare - mi ha scritto che invidia l'irrefrenabile desiderio di partire condiviso da noi blogger._Inizialmente ho pensato che stesse scherzando per farsi beffe di tutti coloro che farebbero di tutto pur di viaggiare senza sosta - o magari ignaro di tutte le persone che pensano "Sei sempre in giro, quanto ti invidio".
_ _Poi ci ho pensato su analizzando la mia vita nell'ultimo periodo._Da fine agosto sono sempre in giro, senza sosta. _Ho la valigia sempre sotto gli occhi, sempre mezza piena (o mezza vuota, punti di vista) in modo che basta ficcarci dentro qualche vestito et voilà è già pronta._Me la ritrovo sempre tra i piedi, come per ricordarmi che sì, sono a casa, ma solo per qualche giorno. Che non devo rilassarmi troppo perchè un'altra partenza è alle porte._Entusiasmante, adrenalinico, fantastico._Certo. Ma fino a un certo punto.
Non dico che non mi piaccia viaggiare ed essere sempre in movimento, non potrei mai dirlo. Io detesto la staticità, potrebbe farmi impazzire._Ma detesto anche quei giorni in cui tutto attorno a me è confusione, quando ho bisogno di riorganizzare i pensieri e le idee, quando mi mancano gli abbracci sinceri, quando ho bisogno dei miei affetti. Quando lascio a casa chi nella mia vita è fondamentale, quando non voglio perdermi le feste delle persone a cui tengo di più, ma avendo già preso appuntamenti non posso più tirarmi indietro - e capita davvero spesso._Quando tutti questi fattori si accumulano causando inevitabilmente uno stress psicologico, a mio avviso continuare a viaggiare è la soluzione più deleteria._A mio avviso - in questo caso - la soluzione si chiama casa.
E quindi lo ammetto: quel giornalista che mi ha portato a scrivere questo post non ha tutti i torti._Viaggiare a tutti i costi non ha senso, a volte una pausa ci sta tutta. Sì, perchè il viaggio è anche una dimensione intima e non va forzata.
Che ho ancora tanti Travel Dreams da realizzare e qualche viaggio già in programma, ma c'è ancora tempo._Ho deciso di darmi delle pause per godermi la mia terra, la mia casa, per ascoltare i miei silenzi, per dedicare del tempo a me stessa.
Ci sono momenti in cui la scelta più coraggiosa che si possa prendere è quella di fermarsi un po'.  Perchè a volte viaggiare non è la soluzione a tutto. Perchè a volte la felicità non è in giro per il mondo, ma si chiama casa.