La prima volta che ho sentito parlare delle Invasioni Digitali ne sono rimasta affascinata.
Trovo incredibile l'idea di diffondere la cultura mediante la tecnologia.

Perchè è inutile negarlo: oggi i social sono il mezzo più rapido per divulgare un messaggio rendendolo virale.
Le Invasioni Digitali coinvolgono tutte le regioni d'Italia (controllate il calendario per scegliere le vostre invasioni) e permettono di parteciparvi gratuitamente avendo la grande opportunità di approfondire la conoscenza di un territorio.

Grazie a #LeinvasioniMurgiane ho potuto scoprire una zona della mia terra che ancora non conoscevo (e erroneamente sottovalutavo), partendo dalla passeggiata a Corato, passando all'esplorazione di Minervino, per arrivare ad Andria. Avendo scoperto inaspettate bellezze dietro casa, oggi non posso non portarvi a spasso con me nell'altopiano murgiano, un'area sconfinata tra natura e storia, una parte della Puglia tutta da scoprire! 


Non ero mai stata a Corato.
Sarò sincera... non pensavo neppure che valesse la pena visitare Corato! E invece...
Mi sono lasciata soprendere dal soleggiato benvenuto in Piazza Sedile, dai palazzi del centro storico, dai colori e dalle pietre appuntite del Palazzo De Matteis.
Per non parlare della Chiesa rupestre di San Vito, che sembra quasi un intruso all'interno di un contesto così moderno fatto di condomini abitati dai colori sgargianti.
In un primo momento la profonda antitesi tra antico e moderno lascia interdetti, ma col senno di poi - soprattutto rivedendo l'immagine a casa - credo che questo edificio rupestre sembra quasi un gioiello incastonato nella città.

Il vero tesoro dell'altopiano murgiano - quello che proprio mi ha fatto perdere la testa - è il Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Un tripudio di colori in cui dominano il verde delle distese di erba e il giallo delle ferule, fiori bellissimi e incredibilmente robusti tipici di questa zona.
In questo parco meraviglioso sembra quasi inesistente la mano dell'uomo - se non fosse per le tombe di San Magno, dei veri e propri siti archeologici custoditi nel verde.
Si respira aria pura, ci si perde tra i colori, tra i profumi, tra l'infinita varietà di piante.
Avrei voluto trascorrere qui l'intera giornata, ma non è stato possibile. Ci aspettano ancora tante scoperte!

Minervino Murge - come Corato - non era in lista tra le mie mete future. Ma anche stavolta ho dovuto ricredermi.
Se penso a quante volte ho sottovalutato i borghi meno turistici, mi sento stupida.
Stupida perchè desidero cercare mete insolite, ma - proprio nella mia terra - mi ostino a non considerare quei paesi che ho sempre ignorato. E che invece meritano di più. Molto di più.
Vista da lontano, Minervino, grazie al puzzle di casette perfettamente incastrate tra loro, sembra quasi una piccola Matera arroccata su un altopiano.
Per la sua conformazione viene anche definita "il balcone delle Puglie" perchè si affaccia su gran parte della regione, regalando - quando il cielo è limpido - una meravigliosa vista del Gargano.
Sì, Minervino è il belvedere delle Puglie.

A Minervino abbiamo avuto l'opportunità di visitare la suggestiva grotta di San Michele.
Si tratta di un luogo di culto millenario che sorge in una grande cavità carsica.
Occorre fare attenzione mentre si scendono i gradini umidissimi e scivolosi a causa del continuo stillicidio delle acque.
Ma con la dovuta cautela lo spettacolo che attende i visitatori è grandioso.
La luce soffusa e la presentazione che accompagna la visita fanno sì che la profondità della grotta si trasformi in un ambiente mistico e decisamente emozionante. Ancor più per la presenza di colonne e altre evidenti manifestazioni passate della mano dell'uomo.
Un luogo da non perdere.

E infine siamo approdati ad Andria, visitando la Chiesa rupestre di San Domenico, la bellissima cattedrale Santa Maria Assunta e la Cripta Federiciana.
L'altopiano Murgiano è la zona degli splendori di Federico II, una ricchezza storico-culturale da non dimenticare. 

Aggiungendo il celebre Castel del Monte, credo che questo possa divenire un itinerario perfetto per coloro che intendono esplorare in giornata la meno blasonata area murgiana.
Ma attenzione: meno blasonata non vuol dire meno bella - tant'è che presto ripercorrerò le tappe di queste invasioni murgiane per approfondirne la conoscenza.

Le Invasioni Murgiane hanno fatto colpo, ne sono certa.
Coloro - me compresa - che non erano mai stati accarezzati dall'idea di avventurarsi tra il patrimonio storico e naturale delle Murge, beh, sono sicura che adesso hanno cambiato idea.

Lo scopo delle Invasioni Digitali è proprio questo: diffondere la cultura e far sì che i visitatori possano partecipare attivamente all'esperienza culturale, non come semplici spettatori, ma come produttori e condivisori dell'arte.
Abbattiamo le barriere e condividiamo la cultura!



Un ringraziamento speciale va a Aldo Roselli per l'impeccabile organizzazione e il grande entusiasmo che riusce a incanalare in ogni sua attività!