Puoi sentirne parlare, puoi vedere centinaia di foto, puoi leggere libri e articoli, ma non avrai mai un'idea chiara sulla città degli angeli.

Per immaginare Bangkok bisogna viverla.

Confesso che prima di metterci piede non nutrivo grande amore nei confronti di questa città del sud-est asiatico. Avevo delle aspettative piuttosto basse. E mi sbagliavo.

Bangkok è subdola: riesce a rapirti pian piano senza che tu possa accorgertene.

Il processo di innamoramento è iniziato sin dalle prime ore trascorse nella casa di Jim Thompson per completarsi in giro per la città. 

Sfogliare le mie foto di Bangkok per me significa inseguire un vivido miraggio che spero possa ripetersi presto. 

Momenti così non capitano spesso nella vita. Momenti di una felicitàintensa e concentrata.

Ed ecco i miei frammenti di viaggio (appuntamento più o meno fisso del lunedì).

Da dove partire se non dalla Bangkok spirituale, quella annunciata dalle acque non proprio limpide del Chao Phraya. 

Una miriade di barchette traghettano i turisti da una sponda all'altra. Barchette variopinte piene di fiori colorati per scongiurare gli incidenti, barchette gremite di gente in attesa di avvistare uno dei grandi simboli della città: il Wat Arun, il tempio del sole che sorge.

La cosa più incredibile è giungere in cima a questo tempio per godere di una vista privilegiata (e gratuita) sulla Città degli Angeli.

La Bangkok che mi è rimasta dentro è la Bangkok che non si lascia sottomettere dalla fretta, la Bangkok del tempo che scorre moltolentamente

Parlo della Bangkok del Mai Pen Rai, dell'arte del lasciarsi "scivolare le cose addosso", superando con un sorriso le difficoltà e i problemi quotidiani.

Dopo la benedizione del monaco buddista ho deciso di provare ad adottare questa filosofia, cercando di essere più ottimista e paziente, cercando di far mia l'ideologia thailandese del Mai Pen Rai.

E penso che da allora son cambiata davvero tanto (ci sono i testimoni, eh!). Conto fino a dieci prima di arrabbiarmi, sono meno permalosa e un tantino più tollerante. Se ho un problema cerco di non pensarci troppo.

Credo che chi ha avuto la sfortuna di conoscere solo la "vecchia Manuela" magari non ci crederà.

Dovremmo provarci tutti, si vive meglio! 

La Thailandia mi ha cambiato. Dopo sette mesi posso finalmente dirlo. 

Complici i luoghi spirituali, complici le miriadi di Buddha che ho incontrato in quei giorni - e che nonostante la folla di turisti mantengono sempre il loro fascino!

Un esempio? Il gigantesco e strepitoso Buddha Sdraiato. Credetemi, l'emozione all'ingresso del tempio è stata memorabile!

Ma non sono solo i templi e i Buddha ad affascinare. Bastano i piccoli dettagli per essere catturati dal campo magnetico di Bangkok.

Basta anche semplicemente vedere un uomo che dipinge minuziosamente la base di un grande Buddha dalla veste arancio brillante. E mantiene la calma mentre una decina di persone lo osservano dietro la lente della propria reflex.

Prima di abbandonare il mondo spirituale per tuffarci negli altri mille volti della città, c'è un'immagine che proprio non riesco a togliermi dalla testa. Parlo del tripudio di colori del tempio indù

Non avevo mai visto nulla di simile. 

Per non parlare dell'esperienza che ho provato all'interno (di cui vi ho parlato qui).

Non sono solo i colori, ma anche la musica e la gente contribuiscono ad avvolgere questo luogo spirituale di un velo ipnotico.

Tant'è che ancora oggi al solo pensiero mi sento in trance. E no, non riesco proprio a descrivere con precisione le emozioni che questo posto mi ha suscitato.

Sicuramente Bangkok mi ha colpito per la diversità dalle nostre città.

Diversità nella gente, nelle tradizioni e persino nella sicurezza sullavoro.

Bangkok è la città dello smog e del traffico. Tanto traffico.

Che se non vuoi piegarti alla loro concezione del tempo, beh, sei costretto a farlo.

Eppure affacciarsi da uno dei ponti del centro della città e vedere una moltitudine di automobili variopinte pressoché immobili fa venir voglia di fermarsi un attimo per scattare una foto.

Bangkok è anche la città che il sabato pomeriggio viene animata dai cosplayer.

Bamboline asiatiche, parrucche azzurre che quasi toccano l'asfalto, tanta ispirazione tratta da manga locali (a me sconosciuti).

Fate un giretto nella zona dei centri commerciali di sabato pomeriggio.

E magari fate anche un giro nei grandi mall.

In viaggio - fatta eccezione per gli States - non sono una grande fan dei centri commerciali, ma qui ce ne sono alcuni così insoliti che meritano di esser visti!

L'ultima foto che vi lascio non poteva che esser questa: la skyline di Bangkok. 

Una foto che non lascia dubbi sul perché si parli di Città degli Angeli.

Il posto migliore per scattare questa foto è senza dubbio il Sirocco Bar del Lebua Hotel - il posto in cui hanno girato una scena di Una Notte daLeoni, per intenderci.

Fate un giretto anche qui, fate brillare i vostri occhi con questo magicopanorama.

E non dimenticatevi del dress code, altrimenti resterete fuori! 

Bangkok è stata una piacevolissima sorpresa che consiglio a tutti. 

Lasciatevi travolgere dalla città degli Angeli!