Ancora poche parole.

Compenserò con tante foto e tanti colori. 

colori inconfondibili di una città che amo in maniera viscerale: Berlino.

I miei frammenti di viaggio stavolta ci portano al freddo, tra i graffiti e le strade gelate della capitale tedesca.

Tra antico e moderno che si fondono in un'antitesi evidente ma ben collaudata.

Ecco. Vi presento la "mia" Berlino.

Probabilmente sarà anche merito della neve sull'asfalto e del cielo cupo se queste opere brillano di luce propria. 

Frammenti di muro dai colori vivi volti ad evidenziare l'importanza del luogo in cui risiedono.

Checkpoint Charlie, uno dei più importanti punti di passaggio negli anni della guerra fredda.

Un posto ancora madido di storia, grondante di un dolore tangibile.

Un luogo ancora capace di emozionare, soprattutto nel suo museo. 

Che dire dell'East Side Gallery? Un vera e propria galleria d'arte a cielo aperto.

Un giubileo di colori, contrasti, linee, parodie, caricature. 

Nulla è legato al caso. Ogni singolo pezzetto di questo celebre muro è un urlo, un messaggio profondo di libertà.

Tre chilometri e mezzo da percorrere più e più volte senza stancarsi mai. Sempre col fiato sospeso.

L'Orologio di Berlino, anche detto Orologio del tempo del mondo, è uno dei più famosi simboli della città. 

Assieme ad esso, Berlino non può che essere associata alla Torre della Televisione di cui ho parlato qui.

Ma ci sono tanti altri elementi meno noti che mi ricordano Berlino.

semafori e l'inconfondibile omino verde col cappello. 

E che dire delle tubature rosa che si snodano tra le vie? 

Non tutti sanno che Berlino è costruita su un terreno sabbioso, quindi queste condutture sono indispensabili per il controllo del livello dell'acqua.

E apprezzo molto il tocco di colore che regalano alla città.

E la birra. Praticamente ovunque. 

Magari accompagnata da patate e carne a volontà. 

Non sono una fan della carne e dei würstel, ma a Berlino ho fatto un'eccezione.

Specialmente la prima sera, quando il ristorante Lowenbrau ha saputo soddisfare la nostra fame dopo il lungo viaggio. 

Ma anche nei giorni seguenti, con i buonissimi currywurst gustati per strada.

A proposito di cibo, si può dire di no alla cioccolata tedesca?

Si può dire di no ad un'attrazione dolcissima nel centro della capitale?

Non so se definirlo bar, negozio o pasticceria. Direi che quello di Ritter Sport è un enorme punto vendita pronto ad accogliere residenti e viaggiatori con una tazza calda di cioccolata alla menta, al cocco, alla nocciola…

Basta scegliere la tavoletta di cioccolato e passarla all'addetto dietro al bancone. E voilà, il gioco è fatto: in pochi minuti la tavoletta viene trasformata in una gustosa tazza fumante.

Se siete in procinto di partire per Berlino vi consiglio di prenotare qui la vostra visita gratuita al Parlamento tedesco.

Un edificio politico molto singolare. Modernissimo e completamente trasparente, incanta già dall'esterno.

E il percorso all'interno accompagnato dall'audioguida è ancora più interessante. Fatevi un giro, ne vale la pena.

All'uscita dal Parlamento s'incontra un ristorante frequentato da gente che non passa inosservata.

Ancora oggi ripenso a quel tipo - presumo giapponese - seduto nel tavolo accanto al nostro e al suo macabro tentativo di risultare divertente sfoderando la sua super costosissima reflex e paragonandola alla nostra, un tantino più umile.

Come potrete immaginare il prezzo di una cena in questo posto non vale quel che si mangia.

Bello il panorama, comunque di gran lunga meglio una cena al ristorante all'ultimo piano della Torre della Televisione.

A proposito di simboli della città.

Non si può salutare Berlino senza lasciarsi prima incantare al cospetto della Porta di Brandeburgo elegantemente illuminata di notte. 

Così silenziosa da sembrare nettamente diversa dalla Porta di Brandeburgo vista di giorno, quando turisti e fotografi la spodestano dal suo ruolo di protagonista. 

Un sogno al chiaro di luna.

Il Castello di Charlottenburg è l'ultimo frammento di viaggio che dedico a Berlino.

Una residenza austera in stile barocco, in contrapposizione con l'altro volto della città che vi ho mostrato nelle foto precedenti.

Spero di rivederti presto, città dei contrasti