Il territorio lucano, racchiuso tra Campania, Puglia e Calabria, non impone la sua presenza con prepotenza. Nonostante la sua bellezza rischia di essere nascosta dalle regioni circostanti che occupano le "vetrine" della Penisola, timidamente la Basilicata sta riuscendo a far conoscere il suo territorio. 

Perchè la Basilicata esiste, ed è splendida.

La Basilicata è una terra impastata di sole e di argilla, semiarida e brulla e al tempo stesso fertile.  

Fertile perchè chi la visita inizia a coltivare spontaneamente una passione per questo territorio non ancora contaminato, nè intaccato dalla diabolica tecnologia o dal turismo di massa.

Proprio dalla passione per il territorio lucano è stato partorito il progetto #ddBasilicata13 i cui protagonisti sono stati Can't Forget ItalyAPT BasilicataLonely Planet e Radio Capital, coinvolgendo anche noi bloggers.

Le puntate radiofoniche di Capital in the World hanno fatto da filo conduttore, parlando dell'esperienza lucana mediante interviste, testimonianze e racconti vissuti in prima persona da Angelo e Doris.

E così, puntata dopo puntata, ci siamo lasciati rapire dalle storie della gente lucana e dalle leggende dei loro antenati che ci sono state narrate come si fa tra amici, in un piccolo grande salotto.

Quella miseria lucana che settanta anni fa Carlo Levi condannò nelle pagine di Cristo si è fermato ad Eboli non rappresenta più la vergogna d'Italia, bensì acquista un valore aggiunto ricoprendosi di poesia

Basti pensare che, in seguito ad uno straordinario processo di recupero, nel 1993 i sassi di Matera sono stati dichiarati dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità!

Ero già stata a Matera e mi aveva affascinato sin da subito, ma passarci un solo giorno da turista non basta.

Matera è una città che bisogna godere pienamente e non perchè ci sia tanto da fare o da vedere, ma semplicemente perchè è un posto che merita di essere assaporato in tranquillità

Forse il modo migliore per scoprire la Basilicata è farlo da soli, liberando le emozioni in una sorta di viaggio intimistico in cui non ci si deve vergognare se si è ancora capaci di stupirsi come bambini davanti all'austera semplicità di un paesaggio. 

Mentre passeggiavo completamente sola per i viottoli tortuosi di Matera mi sembrava di essere stata catapultata in un'epoca passata. Ogni angolo è capace di stupire, ogni scorcio riesce ad essere superlativo nella sua semplicità. 

Ed è stato bello scoprire [e far scoprire] che la Basilicata da vedere non è solo Matera: il territorio lucano è così eterogeneo da farsi amare da ogni tipo di viaggiatore.

Dalle montagne di Castelmezzano e Pietrapertosa [anche ribattezzate come le Dolomiti Lucane] che al calar del sole diventano estremamente suggestive tingendosi di rosa, alle macerie di Craco, la città fantasma che oggi è diventata un vero e proprio museo a cielo aperto. 

Per non parlare del parco letterario di Valsinni, del panorama mozzafiato che regala la costa di Maratea e della naturain generale, che fa sempre da cornice in questa terra in cui le grandi metropoli sembrano appartenere solo ad un futuro lontano.

Avete presente il classico tipo introverso che in comitiva fatica a dare confidenza ai nuovi arrivati?

La Basilicata è proprio così: una terra introversa che non si concede facilmente sin dal principio. 

Solo step by step scoprendo i suoi lati più intimi e nascosti si offre completamente, scavando nel profondo del cuore di chi la visita. 

Ed è proprio questo il bello. 

La Basilicata non fa rumore all'esterno ma suona all'interno, toccando le corde dell'anima. 

Grazie Can't Forget ItalyAPT BasilicataLonely Planet e Radio Capital per la bella esperienza

.. e Grazie a te, Basilicata!