Ho dipinto il muro della vergogna

affinchè la libertà non sia più vergogna

Questo popolo ha scelto la luce

dopo anni di inferno dantesco

Tieni Berlino

i miei colori

e la mia fede

di uomo libero!

Fulvio Pinna, Berlino 1989 - 1990

Berlino è una città impregnata di storia.

Il pesante fardello del passato si avverte ovunque: nella zona Est, nella zona Ovest, nelle piazze, nei musei...

Ogni angolo di Berlino è ridondante di significato e a pensarci bene persino i nomi sono duri e solenni tanto da intimorire: AlexanderplatzReichstagPotsdamerplatzBerlin Mauer...

Una città che dall'Italia non riuscivo a capire per la sua freddezza e invece proprio per la sua storia la capitale tedesca mi è rimasta nel cuore [costringendo la mia beloved London a farle spazio].

Fa un certo effetto camminare tra gli enormi parallelepipedi di marmo e granito del Memoriale degli ebrei (nel mio caso resi ancor più macabri dalla neve) e chiedersi il perchè dell'Olocausto

Perchè l'uomo è riuscito ad arrivare a questo?

E come possono alcuni visitatori giocare a nascondino o fare pose divertite tra quei giganti lastroni grigi che - per chi non lo sapesse - non sono pilastri di un parco giochi, ma sono delle bare, alcune talmente alte che pare vogliano ricongiugersi col cielo. 

Berlino è una di quelle città che Milan Kundera definirebbe pesanti per il peso dell'incancellabile passato che opprime con una forza maggiore dell'accelerazione di gravità. 

Ecco perchè per amare Berlino bisogna viverla con lo spirito giusto

Anche la street art bisogna capirla.

Prima di innamorarvi dell'East Side Gallery, consiglio di visitare il Museo del Muro al Checkpoint Charlie

Definirlo museo mi sembra anche riduttivo: è un agglomerato di documenti, talvolta anche raccapriccianti, di quello che la storia di Berlino - dalla Seconda Guerra Mondiale alla caduta del muro - nasconde.

Musei come questo e quello della Topografia del Terrore - secondo me - meritano più di altri una visita, quantomeno per capire quello che è accaduto sul suolo che temporaneamente si sta calpestando, prima di tornare nel mondo ovattato che ci aspetta a casa.

Con la mia audioguida, seguendo il percorso consigliato all'interno del museo del muro, ho maturato l'idea che quel che fino ad allora non riuscivo a capire di Berlino è la sua tenacia. 

Sì, Berlino è una città tenace, che è stata capace di risollevarsi dopo gli orrori del nazismo, di sopportare i soprusi del comunismo e di resistere al dolore che la costruzione di un muro invalicabile ha inflitto alle famiglie, spaccate in due, divise tra est e ovest.

E nonostante tutto è sempre stata capace di rialzarsi dalle macerie e riprendere a camminare a testa alta

I graffiti dell'East Side Gallery e i murales che straripano dalle pareti hanno dato nuovamente colore ad una città dominata dal nero e dalle varie gradazioni di grigio. Non sono semplici opere d'arte colorate che non tutti capiscono, ma una tangibile dimostrazione di questa tenacia.

Non tutti sono affascinati da Berlino, ma se vissuta con lo spirito giusto credo sia impossibile non amarla.

Sarà per questo che mi attrae come una calamita?

Questo articolo è stato selezionato da HostelWorld tra i migliori articoli di viaggio del 2013

E inaspettatamente ha vinto nella categoria Giro Giro il Mondo!

Trovate qui tutti i vincitori :)