Può un trullo, un semplice ammasso di calce e pietre dette chiancole, regalare delle emozioni così intense?

Per me sì. Probababilmente questo accade perchè la vista dei trulli mi rispedisce indietro fino alla mia infanzia, rievocando ricordi felici di tempi che furono e che ormai non potranno più tornare. 

Non ho mai apprezzato come in questo momento quelle domeniche d'estate in cui i miei nonni ospitavano me e i miei cugini nel loro trullo. La gioia di noi bambini nel nasconderci tra i trulli, la semplicità nel raccogliersi attorno alla tavola per divorare le lasagne al forno della nonna, le passeggiata con i parenti nel centro storico di Alberobello...

Son tutti tasselli di un puzzle ormai impossibile da ricompomporre, ma fortunatamente posso rivivere quei momenti grazie all'immaginazione che prende il sopravvento quando torno tra i trulli.

Non parlo dei trulli che si incontrano per le vie più turistiche di Alberobello (per quanto comunque anch'essi siano suggestivi), ma dei trulli che si incontrano quando ci si inoltra tra le campagne della Valle d'Itria, tra Locorotondo e Cisternino, Martina Franca e Ceglie Messapica. 

Soggiornare al B&B Pietraviva, un trullo ubicato appena fuori Cisternino, lontano dalla confusione del turismo ma pur sempre vicino ai punti nevralgici della Valle d'Itria, mi ha permesso di riconciliarmi con l'autenticità del luogo, riassaporando l'adorato profumo della calce che imbianca le pareti e respirando a pieni polmoni l'aria pura di cui si può godere facendo passeggiate immersi nella natura circostante.

Il posto ideale per staccare la spina.

All'interno del trullo ogni dettaglio è curato allo scopo di preservare le tradizioni pugliesi pur conservando quella genuinità tipica della campagna

Non capita tutti i giorni, al risveglio, di essere circondati da un bianco che trasmette pace e serenità, di vestirsi in fretta per correre sul terrazzo e ammirare incantati il panorama della Valle d'Itria con la luce del giorno, di avere la possibilità di fare colazione all'esterno, nel patio, sormontati dai coni dei trulli. 

In questo ambiente viene naturale inserirsi in uno stile di vita molto slow, lontano dalla vita frenetica delle città, lontano dall'ansia e dagli impegni.

La colazione è un altro piatto forte (in tutti i sensi): l'autenticità del posto si rispecchia nella proposta di prodotti freschi e genuini a km 0

Marmellata fatta in casa, yogurt, biscotti locali, succhi di frutta, caffè appena uscito dalla moka, mandorle provenienti dal mandorleto vicino [in questo caso più che di kilometro zero si dovrebbe parlare di metro zero !).

Il vero fenomeno prodigio della colazione è la signora Anna, che ci ha preparato una torta fenomenale di mele e carote senza latte, ideale per chi soffre di intolleranze alimentari. L'abbiamo divorata!

Per quanto possa essere bello, quel che rende davvero autentico un trullo è l'accoglienza che l'ospite riceve.

Benedetta e Angela si sono prese cura di noi, preoccupandosi per ogni minimo particolare, facendo del loro meglio per rendere il nostro soggiorno il più incantevole possibile.

E se non tenessero così tanto ai loro ospiti, non avrebbero nemmeno creato un diario in cui far lasciare loro una testimonianza cartacea del proprio passaggio, un saluto in cui trascrivere le proprie opinioni prima di rimettersi in marcia.

Prima di lasciare la nostra traccia, abbiamo dato una sbirciatina alle pagine di diario precedenti...

Indovinate un pò: solo commenti positivi colmi di affetto! ;)

A journey is never just moving.

It's emotions, memories, sharing,

discovering along the way.