Nonostante le numerose proteste, pare sia ufficiale: nei prossimi mesi l'ingresso a Park Guell dovrebbe diventare a pagamento. 

Da una parte è anche giusto se si pensa che, per avere la garanzia di portare a casa uno scatto decente, bisogna lottare con i fiumi di turisti che ogni giorno popolano il parco. 

D'altra parte, se anche questa magnifica opera di Gaudì dovesse divenire a pagamento, ne risentirebbero non poco le tasche dei "poveri" amanti dell'artista! Basti pensare che l'ingresso a Casa Batllò costa circa venti euro, quello alla Pedrera altrettanto, quello a Palau Guell costa 12 euro.. per non parlare della Sagrada Familia!

Barcellona deve la sua bellezza e una buona fetta del suo turismo proprio all'archittura di Gaudì, dunque non è così impensabile che si cerchi di incrementare sempre più il business che circola attorno alle sue opere!

Volete sapere la mia? Se dovessi tornare a Barcellona quando l'accesso al parco non sarà più gratuito, io pagherei per vederlo di nuovo. Park Guell è senza dubbio, per me, l'opera più stupefacente di Barcellona!

L'emozione che ho provato una volta arrivata dinanzi all'ingresso principale è indescrivibile. Un'emozione frammista a stupore ammirando quell'orgia di colori che non risparmia neppure le enormi casette simili a quelle di Hansel e Gretel.

Incredibile come le foto degli amici e le immagini già viste sul web anziché aumentare eccessivamente le mie aspettative intaccando le emozioni provate, hanno sortito l'effetto opposto: neppure uno scatto del più grande professionista può rappresentare al meglio la maestosità e la bellezza del parco, la sinuosità delle linee, l'esplosione dei colori, la lucentezza dei materiali. 

Nessuno scatto può spiegare la tranquillità che si respira al riparo dal sole e dai turisti sotto il bianco soffitto lucente sorretto dal colonnato.

Ma oltre all'architettura in sè, sono gli artisti di strada (credo selezionati) che popolano il parco a renderlo speciale! Io e Fra abbiamo ceduto facilmente alla maestria dell'artista che in due minuti creava profili umani ritagliando semplici cartoncini.

Incantevoli le terrazze dalle celebri panche sinuose e coloratissime, ma decisamente troppo affollate.

Man mano si sale (non sapete che fatica!!!) l'architettura cede il posto alla natura e il colore che primeggia è il verde, intervallato da sporadiche macchie regalate dai fiori.

Andrei altre cento volte a Barcellona per rivederlo! Park Guell.. semplicemente un museo a cielo aperto!