Dopo aver parlato dell'inaspettato entroterra riminese, non ci resta che cominciare a scoprire Rimini, una città fin troppo spesso associata esclusivamente al mare e al divertimento, ma grazie a #TipicaMenteRimini ho avuto l'opportunità di visitarla e apprezzarla con gli occhi di chi ci vive.

E mettendoci nei panni dei riminesi, come visitare Rimini se non in bicicletta

Obiettivo: raggiungere la Ruota Panoramica di Rimini costeggiando le spiagge, per poi pranzare al Ristorante dallo Zio

Dopo aver "collaudato" le bici, siamo partiti! Non avrei mai immaginato che nel riminese fosse così usuale utilizzare la bicicletta per spostarsi nella città. Pedalare lungo i vari "bagni" ammirando le spiagge già attrezzate a fine Maggio e i bambini che corrono sulla sabbia, respirare l'aria di mare mentre il sole finalmente ci scalda al punto giusto.. Tutto questo ha contribuito a dare un valore aggiunto alla nostra esperienza.

Tra una pedalata e l'altra, siamo giunti alla Ruota Panoramica di Rimini, una ruota alta circa 60 metri che consente di godere di un'ampia vista della città dall'alto. Da un lato la moltitudine di spiagge, dall'altra il porto con i suoi pescherecci, e al centro la città con gli edifici. Ovviamente è il luogo ideale per fare scatti paesaggistici!

Terminato il divertente giro sulla Ruota, siamo di nuovo pronti a pedalare.. destinazione Ristorante dallo zio! Foto di gruppo (io forse ero intenta a collaudare la mia bici.. chissà!) e siamo di nuovo in "marcia". 

Lungo il percorso, ci concediamo una breve e piacevole sosta al Rock Island, zona del molo che prende il nome dall'omonimo storico locale qui situato. Presumo che chiunque sia in cerca di divertimento notturno si rechi qui, ma di giorno c'è una tale quiete che molte persone si ritagliano un angolo tra gli scogli per leggere o semplicemente per rilassarsi al sole.

Dopo aver tanto pedalato, ci meritiamo un pranzo di tutto rispetto! Ma prima ci tocca ancora pedalare verso il centro storico, e, una volta superato l'arco di Augusto, eccolo: il rinomato Ristorante dallo zio.

L'ambiente è accogliente e di mio gradimento: le pareti sono tappezzate da poster e locandine vintage che riportano indietro alla fine degli anni '60. Difatti il ristorante ha una sua storia, come ci spiega lo chef Giuliano, e utilizza esclusivamente pesce fresco.

Gli ingredienti utilizzati sono tutti a km 0, e questo fa sì che la loro cucina si inserisca egregiamente nel nostro tour alla (ri)scoperta della tipicità.

Le varie pietanze proposte nel menù esplorano il mondo ittico e sono preparate secondo la tradizione, con l'aggiunta di un tocco di innovazione che non guasta.

Tra i vari vini che hanno accompagnato la nostra degustazione, abbiamo sorseggiato l'ottimo bianco Pagadebit di Romagna.

Già con gli antipasti abbiamo potuto assaporare la qualità della cucina, dai crackers artigianali, al pane al nero di seppia, per finire alle tanto amate piadine che non stancano mai (qui proposte anche a "girella"). 

Tra le varie specialità, ho apprezzato il tipico piatto locale costituito da seppia e piselli, il cui abbinamento deriva dalla stagionalità. Ottime anche le lasagnette con asparagi, per non parlare dei passatelli al nero di seppia e dei ravioli ripieni al pesce. Anche la presentazione delle varie pietanze è a regola d'arte.

Quasi impossibile dire di no alla mora romagnola, all'arrosto su piastra e alla ricchissima frittura.

Insomma, tra un piatto e l'altro abbiamo reso vano ogni sforzo fatto in bicicletta.. ma dopo pranzo c'è ancora da pedalare per tornare agli Alberghi Tipici Riminesi!

Il Ristorante dallo Zio è in Via Santa Chiara, 16. Rimini