Sono stata più volte a New York e, nonostante ormai non rappresenti più una novità, la trovo sempre unica e strabiliante. Al punto da volerci tornare ancora e ancora.

D'altronde, per visitare l'intera città, non basterebbe una vita.

Quanti giorni occorrono per visitare New York?

Non si può definire. Le prime due volte a New York mi sono fermata in città per almeno 7 notti, senza riuscire a vedere tutto quello che avrei voluto.

Tuttavia, se avete a disposizione 3 o 4 giorni e non potete assolutamente prolungare il vostro soggiorno, non disperate.

L'ultima volta a New York sono riuscita a vedere tantissimo in soli 3 giorni (e 2 notti).

Ecco qui qualche consiglio per un mini itinerario. Mini ma ricco di meraviglie!

3 giorni a New York: cosa fare prima di partire

Ricordo sempre che per entrare negli Stati Uniti (a meno che per situazioni particolari non sia richiesto il visto) è indispensabile essere provvisti di ESTA.

Compilare la domanda dell'ESTA è molto semplice, bastano cinque minuti.

Nel caso in cui abbiate già fatto richiesta in passato, a questo link trovate maggiori informazioni su quanto dura l'ESTA per USA.

Io consiglio sempre di stampare la domanda (anche solo la ricevuta di pagamento) prima di partire. Qualche volta al banco check-in, in partenza dall'Italia e dall'America del Sud, mi hanno chiesto di visionare la copia.

Un'altra cosa che raccomando sempre di fare è l'assicurazione. Quest'ultima non è obbligatoria ma a mio avviso è importantissimo essere coperti da una buona polizza sanitaria durante tutti i tipi di viaggio. Ancor più negli Stati Uniti, dove le spese mediche hanno costi proibitivi.

Ultimamente mi sto affidando a EuropAssistance, con la polizza Viaggi NoStop Vacanza.

Infine, se vi fermate poche notti, vi consiglio di preoccuparvi della sistemazione a New York con largo anticipo.

Io per comodità ho soggiornato sempre a Manhattan, ma in zone estremamente diverse.

L'ultima volta sono stata all'Hotel Riu Plaza, a pochi metri da Times Square. Se vi fermate pochi giorni è la soluzione ottimale: da un lato le luci di Times Square, dall'altro Broadway e dall'altro la via dei ristoranti (da queste parti preparano il mio hamburger preferito).

3 giorni a New York: cosa vedere

New York non è sinonimo di Manhattan. Benché Manhattan sia il cuore pulsante della metropoli (l'area della città che vediamo in tutti i film), essa rappresenta solo uno dei suoi 5 distretti.

Quando aprirete la guida della città per capire da dove partire, beh, sarete assaliti da una gran confusione. E probabilmente dall'ansia. L'ansia di non riuscire a vedere nulla in così poco tempo.

E allora chiudete la guida e partite da Manhattan.

Perché sarebbe impensabile visitare per la prima volta New York senza perdersi tra i grattacieli e la frenesia che caratterizzano questa zona.

Qui di seguito vi indicherò quelli che, per me, sono i posti imperdibili nella Grande Mela. L'ordine è del tutto casuale, quindi sentitevi liberi di modificare l'itinerario a vostro piacimento.

Spostatevi il più possibile a piedi: noterete che la suddivisione della città a scacchiera facilita molto la sua visita. Per spostarvi nelle zone più distanti utilizzate la metro: è comoda e aperta 24 ore su 24.

Times Square. 

Molti dicono che sia il luogo più commerciale e finto di New York. Vero, probabilmente vero. Eppure è un posto così iconico e caratteristico che non si può essere immuni al suo fascino. Io lo adoro.

Cercate di approcciarvi alla sua bellezza di notte, quando lo sfavillio delle insegne pubblicitarie vi farà credere che sia ancora giorno.

E se amate le luci e il teatro, non perdetevi la grande occasione di assistere a uno dei tanti spettacoli di Broadway. Io ho scelto "The Lion King" e lo consiglio vivamente. Il prezzo si aggira intorno ai 120 dollari e, poiché i biglietti vanno a ruba, è bene prenotare prima della partenza o appena arrivati in loco.

Top of The Rock.

Tempo fa qualcuno mi disse che tutte le città andrebbero viste dall'alto.

E io concordo, soprattutto se si tratta di New York.

La città offre infiniti punti per ammirare lo skyline, ma gli emblemi che vanno per la maggiore sono due: Top of The Rock (al Rockefeller Center) e Empire State Building.

Io ho provato entrambe le esperienze e, a dirla tutta, la mia vista preferita resta quella del Top of The Rock. Innanzitutto perché da qui si può vedere l'Empire, oltre al fatto che da qui - nel punto più alto - si può godere del panorama anche senza vetrate. Ne avevo parlato qui.

Va da sé che che sono stata ben 3 volte al Top of the Rock e sull'Empire solo una.

Se capitate dalle parti del Rockefeller Center durante le festività natalizie, avrete la grande fortuna di ammirare il grande albero posto proprio davanti all'ingresso. E, se vi va, potrete pattinare sul ghiaccio sulla pista montata lì davanti (io l'ho fatto una volta).

Flatiron Building.

L'iconico edificio a forma di ferro da stiro (nell'immagine in copertina) è un must imperdibile. Passeggiate fin lì, fermatevi al Madison Square Garden e, se vi manca il caffè italiano, approfittate della presenza di Eataly costeggiando l'edificio.

Wall Street.

Wall Street dà l'idea della grande mole di lavoro che si cela all'interno degli altissimi grattacieli.

Qui si trova il celebre toro di Wall Street che, secondo la tradizione, va toccato nelle sue parti intime per ricevere un po' di fortuna. Nel 2013 mi aveva portato fortuna e quest'anno, nel 2018, ci ho riprovato. Non si sa mai...

Memorial 9/11.

Dal toro di Wall Street bastano appena 5 minuti a piedi per arrivare al Memoriale dell'11 Settembre. Due enormi vasche oggi prendono il posto che un tempo occupavano le Torri Gemelle. Al loro interno vi è dell'acqua, volta a rappresentare la vita che torna a scorrere.

Per rispetto nei confronti delle vittime si è deciso di non costruire nuovi grattacieli nell'area adiacente a quella un tempo occupata dalle torri. E io condivido.

Brooklyn Bridge. 

A una mezz'oretta a piedi dal Memoriale si trova il Ponte di Brooklyn. Io trovo che attraversarlo a piedi e giungere a Brooklyn in tutta lentezza sia una delle esperienze più belle da fare durante il soggiorno.

Se possibile fatelo al tramonto: il fascino aumenta.

Qui vi ho parlato delle mie emozioni la prima volta che l'ho attraversato a piedi.

Greenwich Village.

Greenwich mi piace perché qui sembra che tutto si ridimensioni. I grattacieli si riducono e le case sono abitazioni semplici, costituite soprattutto dai classici mattoni rossi.

E proprio qui, in Perry Street, si trova la casa di Carrie di Sex and The City. Anche questa, ovviamente, non me la sono persa...

Chelsea Market.

A me piace molto far tappa al Chelsea Market, un mercato coperto divenuto ormai di tendenza.

Una tappa interessante per un pranzo veloce o, semplicemente, per approcciarsi ai vari tipi di cucine che questa città multietnica può offrire.

Central Park.

Un assaggio di Central Park è doveroso, anche in un mini itinerario.

Considerato il polmone della città, vanta un'estensione incredibile. Va da sé che è impensabile esplorarlo tutto.

Io vi consiglio di non perdervi l'area dedicata a John Lennon dal nome Strawberry Fields. Quando c'è bel tempo qui c'è sempre almeno un musicista che intona Imagine creando una piacevole atmosfera.

Questo è il mio posto preferito a Central Park.

E se avete voglia di fare uno spuntino, cedete alla tentazione di un hot dog (2,50 dollari l'uno).

Grand Central Terminal.

Più che una stazione, è un grande museo. Un luogo fatto di incontri, di andirivieni, di corse per non perdere il treno, ma anche di eleganza e meraviglia. Basta alzare gli occhi al soffitto per capire di cosa sto parlando. Per me è meraviglioso.

New York Public Library.

Si tratta di una delle più grandi biblioteche al mondo.

Si trova sulla 5th Avenue, a pochi isolati da Times Square.

Anche questo è un edificio elegantissimo e maestoso, aperto a tutti.

Fate attenzione agli orari di chiusura. Solitamente la biblioteca chiude verso le 17,30-18,00.

Harlem: Apollo Theater e messa gospel.

Prima di lasciare New York dovete avere almeno un assaggio dell'altra Big Apple.

Perché - come dicevo su - New York non è solo sfarzo, frenesia e tecnologia, ma ha anche altro da mostrare.

E per confutarlo spingetevi ad Harlem, il quartiere afroamericano a nord di Manhattan.

Qui viene fuori la natura multietnica di questa metropoli.

Qui le radici africane si mescolano a quelle americane mostrando un aspetto bellissimo della quotidianità.

Qui la comunità si incontra in parrocchia dove, con gioia e unione, celebra la vita.

Qui ho assistito a una messa gospel per la prima volta nella mia vita e ne sono rimasta rapita. Più che una celebrazione religiosa mi è sembrato di prendere parte a un concerto, a una festa.

Si cantava con ardore, si ballava. Si pregava, ma in un modo genuino, spontaneo, diverso.

E la chiesa è aperta a tutti: a ogni etnia, a ogni nazionalità.

Quindi sì, se capitate a New York di domenica vi consiglio caldamente di prendere parte a questa esperienza unica, tra le più belle da fare in questa città.

Ricordate che è vietato filmare o far foto (è pur sempre una celebrazione religiosa).

Dopo la messa, fate un giro nel quartiere. Io lo trovo interessante perché mostra uno spaccato completamente diverso da quello che si può evincere nel centro di Manhattan.

E fate tappa all'Apollo Theater, il club musicale più famoso al mondo per quanto riguarda la musica afroamericana. Al suo ingresso vi è una Walk of Fame che indica il passaggio di artisti come Etta James, Michael Jackson, Stevie Wonder e molti altri.

3 giorni a New York: dove mangiare?

Non ci si può esimere dall'assaggio dell'hamburger americano. Il mio preferito è il 5 Napkin Burger (nell'omonimo locale, a Hell's Kitchen, a dieci minuti a piedi da Times Square). Il prezzo dell'hamburger è di 14 dollari (mancia e bevande a parte).

Se invece cercate un posto più tipico e particolare, ad Harlem dopo la celebrazione gospel potete provare il soul food con un buffet da Londel's. Si tratta di un locale storico di Harlem, molto popolare per il brunch domenicale (vi ha pranzato anche Obama) e necessita di prenotazione.

Infine, se cercate una cena con vista mozzafiato, vi consiglio The View (presso l'hotel Marriott Marquis, a pochi minuti da Times Square). La particolarità è data dal fatto che l'area ristorante ruota su 360° mostrando il panorama illuminato di - quasi - tutta la città.

Nell'itinerario non ho inserito musei perché, in così pochi giorni, mi sembra un peccato spendere mezza giornata in un museo.

Se invece avete a disposizione più giorni e amate l'arte contemporanea vi consiglio il MoMa. Splendido.