Tempo fa vi avevo detto che presto sarei partita con un grande progetto made in Puglia, senza svelarvi altro.
La voglia di svelare tutto era immensa, ma fino al lancio del portale abbiamo preferito lavorare in sordina.
E così per più di 6 mesi abbiamo lavorato sodo a un progetto fatto di cuore e passione: MyPugliaStory.
Un progetto che abbiamo modellato con le nostre mani, un progetto giovane che mira a raccontare la Puglia - una delle terre più raccontate degli ultimi anni - in chiave fresca, autentica e innovativa.

Proporre un progetto realmente nuovo non è semplice quando tutto sembra essere già stato detto, quando sembra non ci sia più nulla da aggiungere.
Eppure non è così.
C'è una Puglia che deve essere ancora narrata, andando oltre gli itinerari più blasonati ma anche semplicemente curiosando e penetrando in profondità nelle località più classiche.
Non ci crederete, ma in 7 giorni di MyPugliaStory ho scoperto che persino i posti che pensavo di conoscere a menadito sono ancora capaci di stupirmi.
Con questo viaggio nella mia terra in compagnia di un gruppo molto assortito - e a bordo di un folle bus con tanto di adesivo MyPugliaStory - ho fatto il pieno di storie autentiche e di personaggi accomunati da un unico denominatore: l'amore per questa regione.
Un amore che bramo dalla voglia di condividere con voi. Qui e sul portale di MyPugliaStory.

BARI

Siamo partiti da Bari, capoluogo pugliese e centro nevralgico per il turismo nella mia terra. La maggior parte dei turisti che visitano la Puglia arrivano a Bari, ma solo pochi le dedicano una visita.
Come biasimare il turista se persino noi baresi (non tutti, ma una buona fetta), schiavi dei retaggi culturali, non conosciamo e non consigliamo la Città Vecchia?
Personalmente, come ho già scritto in altri post, adoro Bari e ne consiglio caldamente la visita, possibilmente con un barese che sappia muoversi nel dedalo di viuzze del borgo antico, che sappia consigliare una delle migliori focacce, che sappia far innamorare di un luogo così autentico, seppur bistrattato.




NORD BARESE

Da Bari ci siamo spostati nel nord barese per una giornata tra Giovinazzo, Montegrosso e Trani.
Giovinazzo è una chicca. Dista pochissimi chilometri da casa e le sono particolarmente affezionata. Dal porticciolo con le barchette colorate alle iconiche finestrelle verdi, fino alla stradina più stretta della città, detta anche strada dei pidocchi e scoperta grazie alla nostra local Eleonora Bufo. Tutto a Giovinazzo è ancora intatto, autentico. E spero rimanga sempre così.
Per il pranzo ci siamo spostati a Montegrosso per l'esperienza nell'orto da Pietro Zito, lo chef contadino di Antichi Sapori che porta i prodotti dalla terra alla tavola. Quello di Pietro Zito è un vero chilometro zero pugliese e noi l'abbiamo assaporato nel migliore dei modi: all'aria aperta, con un buon rosato delle nostre zone.
L'ultima tappa del nord barese è stata Trani. In compagnia della super local Claudia Nicolamarino ho esplorato per la prima volta il quartiere ebraico, di cui avevo tanto sentito parlare. Benché sia poco distante dalla Cattedrale, è difficile arrivarci per caso, senza una persona del posto. Da qui il valore dei nostri local, giovani amanti del proprio territorio e desiderosi di farlo apprezzare a chi lo visita.
Il momento più bello della seconda giornata per me è stato il tramonto. Non che non abbia mai visto un tramonto a Trani, ma era da tanto che non assaporavo così ogni momento, da quando il sole inizia a calare all'attimo in cui si tuffa nel mare. E ammirare questo spettacolo circondati da pescatori, beh, è magnifico.





SUD BARESE

Il terzo giorno ci siamo spostati nel sud barese per visitare Polignano e Monopoli.
Il nostro local a Polignano è stato Candido Marinelli, un mio grande amico ma soprattutto un bravissimo cantastorie capace di emozionare con i suoi racconti sulla città. Ci ha narrato alcune leggende a me ignote, ci ha fatto assaggiare il famigerato Caffè Speciale e ci ha condotto da Peppino Campanella, l'artista più amato di Polignano. Abbiamo fatto il pieno di esperienze e, sebbene io conosca a menadito la città, mi sono ancora emozionata. Irrimediabilmente.
Nel pomeriggio ci siamo spostati a Monopoli. Qui, in compagnia di Marianna Iodice, abbiamo passeggiato da un lato all'altro del centro storico lottando invano contro la pioggia. Ma la bellezza di Monopoli è tale che nemmeno il maltempo può danneggiarla.




VALLE D'ITRIA

Il quarto giorno l'abbiamo dedicato alla Valle d'Itria, la splendida valle dei trulli, e Alberobello.
Dopo aver pernottato da Trulli Pietrabianca con vista su Locorotondo, abbiamo fatto visita ad Alberobello. Qui la nostra local Eligia Napolitano ci ha narrato qualche vicenda storica e ci ha guidato egregiamente dalla zona più turistica (vestita a festa per l'arrivo del Giro d'Italia) a quella meno battuta, l'Aia Piccola.
Nel primo pomeriggio siamo stati a Locorotondo. Qui, guidati da Antonio Pagnelli, abbiamo esplorato i vicoli curatissimi del borgo e abbiamo conosciuto alcune personalità simboliche. Uno tra tutti? L'elegantissimo sarto che diffonde musica vintage e buon gusto all'ingresso della città. Antonio ci ha spiegato cosa sono le cummerse - i tetti a punta tipici delle abitazioni di questo borgo - e ci ha mostrato il cosiddetto lungomare della Valle d'Itria.
Nel tardo pomeriggio siamo arrivati a Cisternino dove ci aspettava la nostra local Benedetta Loconte. Guidandoci tra i vari rioni della città e unendosi allo spirito goliardico del gruppo, ci ha raccontato gli aneddoti più importanti riguardanti la storia del borgo. E non potevamo che finire la serata in un locale tipico per mangiare le tradizionali bombette di carne.





OSTUNI E LECCE

Gli ultimi due giorni ci siamo spostati in Salento. Siamo partiti dal cosiddetto Alto Salento, a Ostuni. Qui, in compagnia di Alessandro di Ostuni Touring, abbiamo girato la città bianca a bordo di un mezzo speciale: l'ape calessino. Un'esperienza divertente ma non priva di un arricchimento a livello umano e culturale. Difatti Alessandro ci ha presentato Crocifisso, non solo l'artista che scolpisce la pietra di Ostuni, bensì una persona di una grande bontà d'animo. Ci ha raccontato della sua passione e di quella bicicletta che tutti fotografano e che proprio lui posiziona quotidianamente all'ingresso della sua bottega. La sua storia mi ha solleticato il cuore.
Incredibile anche la storia della masseria Il Frantoio, un'antica masseria oggi divenuta interessantissima per i turisti di tutto il mondo. Ho veramente apprezzato i frantoi ipogei e  l'ottimo pranzetto tradizionale.
Nel pomeriggio ci siamo spostati a Lecce dove - dopo un abbondante assaggino a base di rustici e pasticciotti leccesi - abbiamo esplorato il barocco con Mariangela Sammarco. Dalle innumerevoli chiese ai dettagli sconosciuti ai più, fino a visitare una bottega della cartapesta, dove abbiamo appreso i segreti di questo antico mestiere e l'importanza della salvaguardia di questa nobile arte.



GALLIPOLI 

L'ultimo giorno l'abbiamo dedicato a Gallipoli in compagnia dell'eccezionale local Eleonora Tricarico. Con una sorta di scrigno delle meraviglie ci ha guidato alla scoperta di una Gallipoli inaspettata, passando dalla suggestiva atmosfera della biblioteca comunale (con tanto di poeti 3D), alla visita delle chiese con Eugenio Chetta. Chiese non raccontate in maniera classica e istituzionale, ma in chiave giovane e decisamente attraente. Siamo passati dalla Spiaggia della Purità, gioia per gli occhi, per concludere con la conoscenza di un grande portavoce della tradizione gallipolina, l'arte delle nasse.
Quella di Gallipoli è stata una visita speciale, una degna conclusione del primo tour di MyPugliaStory, seguita da un aperitivo aperto al pubblico sulla terrazza del Patria Hotel.

Un ringraziamento speciale va a tutti i local e ai miei folli compagni di viaggio.

E adesso? Cosa accadrà?
Lo scoprirete nei prossimi mesi!
Intanto seguite gli aggiornamenti sul portale e sui social.


Vi lascio con il trailer del tour :)






Foto di Arianna Tempesta
Video realizzato da Alessandro Scaccianoce