Castel dell'Ovo.

L'azzurro intenso del mare. La città che si staglia in lontananza. 
Un visitatore a pochi metri da me pensa bene di riprodurre Napul'è di Pino Daniele e alzare il volume dello smartphone. 
Io guardo l'orizzonte mentre il caldo sole napoletano mi accarezza il viso. 
Napule è mille culture, Napule è mille paure...
Per qualche secondo chiudo gli occhi. Estasiata. 
Questo è il primo ricordo che mi sovviene se ripenso all'ultima volta a Napoli.
Un ricordo che continua a emozionarmi tantissimo.

Parto da questo ricordo così vivido per descrivervi passo dopo passo il mio itinerario a Napoli tra leggende, arte e buona cucina.
Un itinerario facilmente replicabile che vi permetterà di raggiungere, oltre ai luoghi più conosciuti, mete meno blasonate seppur ricche di storia.
Eccovi una selezione di cose da fare/luoghi da visitare nella città partenopea.


Passeggiare tra botteghe, scritte e street art

Partiamo dal presupposto che amo passeggiare a Napoli.
Amo i negozietti vintage (stavolta ho scoperto questo negozio  di strumenti musicali in basso e un negozio storico di ombrelli in una traversa di via Toledo) e amo i graffiti e le scritte ironiche sui muri della città. Tantissimi street artist internazionali hanno scelto le pareti di Napoli come tela per le loro opere. Va da sé che passeggiando per la città ci si imbatte in tante opere colorate: dagli omini di Exit Enter all'unico capolavoro di Banksy in Italia (sì, stavolta sono riuscita a vederlo).
Molti mi chiedono se si può passeggiare a Napoli in sicurezza.
La mia risposta? Per un turista Napoli non è più pericolosa di Roma o altre città italiane. Basta prestare attenzione a borse e portafogli - come si dovrebbe fare ovunque - per non farsi fregare.


Il Maschio Angioino

L'avevo sempre visto dall'esterno, come uno di quei monumenti iconici che puoi solo limitarti a guardare.
E invece no; finalmente sono riuscita a visitare il Maschio Angioino, ad ammirare il Vesuvio al tramonto dalla sua terrazza, a visitare il museo civico custodito al suo interno.
Bellissima la sala Carlo V con le sue sculture in marmo e in gesso e interessantissimo l'ultimo piano del museo - ultimato da poco - dove sono riunite opere pittoriche e sculture realizzate da artisti partenopei. Se ci si sposta da una sala all'altra sembra quasi di ripercorrere la storia della città.
A proposito di storia, mi ha particolarmente colpito l'antica leggenda legata al Maschio Angioino secondo cui nella prigione dell'edificio si nascondeva un coccodrillo che si cibava dei prigionieri. Secondo la leggenda - di cui parlò anche Benedetto Croce - la regina dava in pasto al coccodrillo gli amanti di una notte.
Storie di fantasia? Nessuno sa dirlo con certezza. Quel che si sa è che nel 2004 è stato ritrovato uno scheletro che sembra proprio quello di un coccodrillo!

Nel periodo natalizio all'interno del Maschio Angioino si trova un presepe molto caratteristico.
Sarei rimasta ore a guardare le fattezze delle statuine incantata!



L'Osservatorio Astronomico di Capodimonte

Quella dell'Osservatorio Astronomico è un'esperienza davvero suggestiva.
Immaginate una cupola che pian piano si apre mostrando una fetta di cielo. Immaginate le stelle, minuscoli puntini luminosi che, visti al telescopio, svelano mondi lontani. E la luna, come una palla infuocata.
Una splendida esperienza resa ancor più magica dal panorama illuminato di Napoli alla sera.


Rione Sanità: Il Cimitero delle Fontanelle e le Catacombe di San Gennaro

Autentico e pittoresco, il Rione Sanità è una meta imperdibile per chi ha voglia di scoprire l'anima di Napoli. Da non perdere il Museo delle Fontanelle e le Catacombe di San Gennaro di cui vi ho già parlato nel post precedente.
Curioso è il mistero del teschio che suda (o teschio di Donna Concetta), nel Museo delle Fontanelle. Si tratta di un teschio che, a differenza di tutti gli altri teschi presenti, si mantiene lucido, come se sudasse. Secondo la leggenda - e secondo i fedeli - il sudore è dovuto all'espiazione dei peccati dell'anima del purgatorio. I più razionali, invece, collegano cinicamente il fenomeno all'utilizzo di un olio che ne determina il finto sudore. Quale sarà la verità?


La vera pizza napoletana: da Starita a Materdei

Oltre a storia, arte e leggende Napoli è buona cucina.
Essere a dieta qui è impensabile: bisogna assaggiare tutto. In primis la pizza.
Noi stavolta l'abbiamo provata da Starita a Materdei senza farci mancare l'antipasto di ciurilli, fiori di zucca in pastella ripieni di ricotta.
Tutto divino, non occorre nemmeno scriverlo.


Da Piazza San Domenico a San Gregorio Armeno

Nel tardo pomeriggio è bello concedersi una passeggiata da Piazza San Domenico a San Gregorio Armeno.
Piazza San Domenico, conosciuta per la sua eleganza e per la posizione centralissima, è anche nota per la leggenda del fantasma che si aggira nei suoi meandri. Si tratterebbe di una donna condannata al dolore eterno che vaga alla ricerca del suo amore perduto.
Passeggiare da questa piazza a via San Gregorio Armeno, che collega il decumano inferiore al maggiore, è uno dei must per chi visita Napoli.
Via San Gregorio Armeno, per quanto sia turistica, resta uno dei luoghi più emblematici e caratteristici di Napoli con i suoi presepi (una tradizione che viene portata avanti dal '700), le riproduzioni dei grandi artisti e dei personaggi più illustri, le caricature, i cornetti e altri oggetti legati alla superstizione napoletana.

Per maggiori info sui Decumani e San Gregorio Armeno leggete qui.


Castel Sant'Elmo

Se si vuole ammirare il panorama di Napoli non ci sono dubbi: Castel Sant'Elmo regala una delle viste più spettacolari.
Considerata la sua posizione strategica, da qui si possono distinguere nitidamente i Decumani, la cosiddetta Spaccanapoli, Piazza Plebiscito, il golfo e il Vesuvio che svetta con orgoglio.
Una vera e propria fortezza che domina la città.


La Pedamentina

Un complesso sistema di discese e gradinate - ben 414 scalini! - che permette di raggiungere il centro storico della città direttamente dalla Certosa di San Martino.
Percorrere la Pedamentina significa imbattersi in orti nascosti e godere di una veduta privilegiata della città: tra un gradino e l'alto il golfo si mostra da angolazioni sempre nuove.
Vista la miriade di gradini e l'impossibilità di accedervi se non a piedi, mi sono chiesta quanto dev'essere coraggioso vivere oggigiorno nelle abitazioni costruite lungo questa scalinata. Coraggioso, ma anche affascinante.


Castel dell'Ovo

Sono follemente innamorata di Castel dell'Ovo. Quando sono stata a Napoli due anni fa soggiornavo in un hotel proprio di fronte al castello e - credetemi - la mattina fare colazione con quella vista era come svegliarsi in una favola. Con tanto di caffè e sfogliatella.
Si tratta del castello più antico di Napoli. quasi circondato dal mare giacché si trova su un isolotto collegato al lungomare mediante un ponte.
Dal castello è possibile vedere la città dal mare, con le varie tonalità di azzurro e i gabbiani che danzano nel cielo, planano sul cornicione della terrazza per poi spiccare nuovamente il volo verso l'orizzonte.
Una leggenda afferma che Castel dell'Ovo è così chiamato per via di un uovo nascosto nel castello che, secondo il poeta Virgilio, sorreggeva il castello proteggendo quindi il regno.

Castel dell'Ovo è aperto tutti i giorni e l'ingresso è gratuito.


Palazzo Donn'Anna

Confesso: non ne avevo mai sentito parlare, eppure è meraviglioso.
Palazzo Donn'Anna si trova a Posillipo e si staglia imponente sul mare, incorniciato da fiori profumati e coloratissimi.
Anche questo palazzo è avvolto dal mistero: pare che al suo interno siano stati rinchiusi i numerosi amanti della regina.
Una sorta di labirinto d'amore, potremmo dire.


La spiaggia dei pescatori di Mergellina

Chi ama il mare non può che restare affascinato dinanzi alla spiaggia dei pescatori di Mergellina.
Un paesaggio pittoresco caratterizzato dalle barchette ormeggiate, le reti affastellate, un piccolo lembo di sabbia e l'agglomerato di casette della città in lontananza. Da qui Napoli sembra quasi un piccolo presepe, con le sue abitazioni disposte a più livelli.
Dalla spiaggetta è piacevole passeggiare accarezzati dalla brezza del mare. Si possono anche fare incontri deliziosi: noi abbiamo incontrato un pescatore che ci ha mostrato il pescato del giorno e ci ha aiutato a scattare delle foto alle telline e alle conchiglie esposte nei vasconi.
Uno spettacolo per tutte le stagioni.
Se fossi napoletana sicuramente verrei qui a far fluttuare i pensieri.


Via Toledo e la fermata metro più bella

Via Toledo sul far della sera è caotica, verace, ti risucchia. Passeggiare lungo via Toledo significa essere continuamente tentati dagli invitanti profumi delle specialità locali. Pizza fritta, sfogliatelle e tante altre squisitezze.
Da non perdere la fermata Toledo, con il suo mondo acquatico che la rende una delle più belle fermate metro al mondo.
E da non perdere le traverse di via Toledo, alcune delle quali hanno in serbo belle sorprese per i turisti.
Questa è la viuzza dove, alzando lo sguardo, ci si ritrova tra le frasi di numerosi artisti. Primo tra tutti Pino Daniele.


Museo di Capodimonte

Museo Capodimonte è uno dei musei più apprezzati al mondo. E noi italiani nemmeno lo sappiamo.
Molto conosciuto per le sue meravigliose ceramiche (spettacolare la sala completamente realizzata in ceramica di cui trovate un dettaglio nella foto qui sotto), il museo ospita opere di Tiziano, Caravaggio, Ribera e molti altri illustri artisti.
L'ultimo piano è dedicato all'arte contemporanea  col lodevole intento di unire e far coesistere l'arte antica e l'arte contemporanea.
Questo piano ospita Vesuvius, un'opera realizzata da Andy Warhol appositamente per la città di Napoli.
SI tratta di un gran motivo di vanto dal momento che Warhol solitamente non realizza le sue opere partendo da un disegno realizzato da lui stesso.
E così il genio della pop art ha regalato al museo quest'opera che mescola l'amore dei napoletani per il Vesuvio frammisto alla paura che questo colosso naturale continua a suscitare nel tempo.


Tre indirizzi per mangiare a Napoli:

- La Locanda del Cerriglio: un'antica taverna napoletana del '600 tornata in vita da due anni. Si narra che uno dei clienti dell'epoca fosse Caravaggio.
L'ambiente è accogliente e tradizionale e la proprietaria è una donna simpaticissima che avrà il piacere di raccontarvi la storia del locale con passione e dedizione davanti ad una tazza fumante di caffè servita rigorosamente con la caffettiera.
Tra i tanti piatti della tradizione vi consiglio di provare la pasta con le patate - è squisita.

- Antonio e Antonio: un ristorante situato sul lungomare, a pochi metri dal Castel dell'Ovo. Propone ottima cucina tradizionale. Ve lo consiglio altamente nelle giornate di sole: mangiare quelle pietanze all'aperto con vista mare è una goduria.

- Un Sorriso Integrale: tutt'altro che napoletano verace, lo consiglio a vegani e vegetariani.


Dopo avervi parlato di Napoli credo sia giunto il momento di portarvi con me a scoprire la città con questo video (vi consiglio di impostare la modalità HD).
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Ringrazio Insolita Italia per avermi dato l'opportunità di scoprire il lato misterioso di Napoli e innamorarmene ancora di più.