Napoli.

Mille colori.

Il cuore del Sud. 

Napoli. Semplicemente Napoli.

Oggi vi parlo dei due giorni di bellezza trascorsi tra Napoli, Pompei e Ercolano. Un'esperienza, un vero viaggio che consiglio a tutti.

Voglio portarvi con me. Voglio portarvi a spasso nella storia, nell'arte e nella cultura. Voglio portarvi in giro per Napoli. 

Su quel pullman comodissimo che in poco più di due ore mi ha portato da Bari al cuore partenopeo. 

Su quel lungomare che mi ha accolto appena arrivata, come una coccola per gli occhi. Quel lungomare che mi ha fatto venire voglia di gustare al volo un gelato per non perdermi nemmeno un attimo di quello spettacolo. E chi se ne frega del caldo da paura e dell'asfalto che scotta sotto i piedi, se c'è l'infinità del mare a cullarmi. Con le sue barchette (e i barconi) alle pendici del Vesuvio, i bagnanti e quel folclore che caratterizza la città, rendendola unica al mondo. 

Napul'è mille culure.. proprio vero. 

Sono particolarmente sensibile al fascino di questa città, non ci posso far niente. 

Solo due ore di viaggio, eppure ogni volta sembra di aver macinato miglia su miglia. 

Napoli è calore, casino, aria greve che si mescola a una ventata di leggerezza, è un angolo di Sud America in Italia, dove tutto è così estremo e così diverso. Dove in alcune zone devi fare attenzione alla borsa, è vero, ma in fondo cosa cambia quando si va dall'altra parte del mondo? Ovunque ci possono fregare, ovunque. E per evitarlo - nella maggior parte dei casi - basta prestare attenzione.

Napoli è il profumo della pizza fumante, è la dolcezza della sfogliatellada Scaturchio, è il sapore intenso del nocciolato del Caffè del Professore, un'istituzione in città.

Napoli è Pulcinella. Uno dei ricordi più preziosi che conservo dei miei due giorni.

Passeggiavo tutta sola per il lungomare, con una luce dorata e bellissima che mi costringe a tirare fuori la mia Canon.

Ed ecco che spunta Pulcinella: "Tu, sei un'artista?"

"Io? No, no!" E sorrido sarcastica.

Lui mi fa: " Sai, fotografare è come dipingere. E tu che sei una reporter sei anche un'artista perché riesci a cogliere il bello. E non perdere quel bellissimo sorriso, su!".

Serendipity. Di nuovo, come in Cambogia. La felicità quando meno me l'aspettavo.

Un incontro più unico che raro, un incontro che solo Napoli mi poteva regalare, grazie alla sua vivacità e al "Pulcinella di Pino Daniele" (almeno così lui mi ha detto).

Napoli è viva.

Ha una vivacità culturale figlia di una grande liberalità.

Non è una città vetrina, Napoli è vera e va vissuta con i cinque sensi.

Va vissuta attraversando Spaccanapoli, sfilando davanti a tutti i cornetti contro la sfiga, alle caricature realizzate con estrema precisione, all'Università stradale (chi ha inventato questo nome è un genio), alle piccole botteghe vintage da cui viene fuori la voce di Pino Daniele. Sembra il sottofondo perfetto, la melodia migliore per accompagnare il viaggio tra le viuzze di Napoli, dove la tradizione si mescola a nuove forme di espressione. Dove la street art è più viva e intensa che mai, come vi ho raccontato in questo post sui graffiti e murales nel mondo.

E poi la metropolitana. Una straordinaria città sotterranea con stazioni coloratissime e impressionanti. La più bella per me è quella di Toledo, col suo mondo sottomarino. Gioia per gli occhi.

[Nel mio canale YouTube vi porto a scoprirle con me]

L'arte spesso sboccia nei posti più assurdi. Soprattutto a Napoli.

E no, non mi riferisco solo all'arte di strada, ma anche all'arte contemporanea.

L'arte contemporanea racchiusa nel Museo Madre.

Già all'ingresso ho respirato quel profumo buono dell'arte contemporanea, quel profumo che sa di nuovo e pulito, di puro. Già dall'ingresso il MADRE mi ha ricordato il MOMA di New York - il mio museo preferito.

Eppure il Museo Madre non nasce a Manhattan. No, nasce da una sfida: dar vita a un angolo di arte contemporanea nel cuore del centro storico napoletano, in un quartiere non proprio facile.

E io la trovo la decisione più azzeccata. Sembra un ossimoro, ma in realtà non lo è.

Il Museo Madre non poteva nascere in un posto migliore. E proprio in questo posto mette in luce l'importantissimo ruolo di Napoli nella scena artistica.

Sono stata colpita dall'opera di Daniel Buren. Come un gioco da bambini.

Passeggiando all'interno di essa, attraversando gli enormi blocchi che sembrano mattocini delle costruzioni, è impossibile non ritornare piccini. Svuotare la mente e giocare.

Ogni opera necessita di tempo. Tempo per essere capita, rivisitata, ammirata. Ai piani superiori ho adorato i pavimenti, gli specchi, le pareti dipinte con ironia e simboli allegorici.

Il Museo Madre merita. Merita una visita, merita di essere scoperto.

La magia di Napoli non è circoscritta, ma va ben oltre. Arriva fino a Pompei e Ercolano, due siti archeologici che portano indietro nel tempo, che permettono di passeggiare nel passato, di mettersi nei panni delle antiche civiltà che un tempo popolavano quelle zone, quelle case, quelle piazze di cui ormai resta ben poco. Quel poco che basta per ricordare.

La grande bellezza dei due giorni in Campania è stata poter ammirare Pompei e Ercolano di notte, dal calar del sole fino al buio pesto.

Ercolano è il sito più vicino a Napoli, a pochissimi minuti dal centro della città. L'unico sito dove è rimasto del legno carbonizzato perché il fango ne ha impedito la decomposizione.

Ercolano mi ha accolto con un'atmosfera intima a cui solo piccoli gruppi possono avere accesso. Una grande opportunità di passeggiare nella storia, lo sforzo di immaginare il mare al di là delle mura che la catastrofe nel tempo ha creato, la possibilità di rivivere gli ultimi istanti prima della tragedia attraverso un evento unico: la notte di Plinio.

Emozionante, toccante. Un evento che raccomando a tutti.

Prezzo d'ingresso: 12 euro (10 euro per i gruppi)

Maggiori informazioni: www.coopculture.it

E poi la meravigliosa Pompei.

Uno dei siti archeologici UNESCO più famosi e più visitati al mondo da visitare non solo di giorno, ma anche al tramonto, in piccoli gruppi.

Pompei notturna è un vero e proprio tuffo nella storia che culmina alla vista dell'anfiteatro, è una passeggiata tra i vigneti, dove la vista è dominata dal Vesuvio. Pompei notturna è una degustazione di vino circondata da secoli e secoli preziosi. Un'esperienza unica.

Prezzo d'ingresso: 16 euro

Maggiori informazioni: www.coopculture.it

Due giorni di pura bellezza tra Napoli, Pompei e Ercolano. Due giorni speciali che vorrei ripetere.

Vi consiglio questa esperienza.

Foto scattate con Canon 70 D