Negli ultimi tempi mi sento una vera trottola. Asia, Spagna, Salento, un'esperienza dopo l'altra (a cui ne seguiranno altre ancora nei prossimi giorni).
E quindi cerco di fissare ogni momento di viaggio editando foto, scrivendo e condividendo i miei post con voi.
Oggi vi porto a Valencia, una città che mi ha letteralmente conquistato.


E poiché su instagram molti di voi mi hanno chiesto consigli e informazioni, in questo articolo non troverete molti sentimentalismi - anche se per me è dura - ma istruzioni per l'uso.
Cosa fare, mangiare e vedere in tre giorni a Valencia.


Come arrivare a Valencia

Il modo più semplice per raggiungere Valencia dall'Italia è sicuramente un volo aereo. Nella stagione estiva (da maggio a ottobre circa) è più facile trovare voli economici. Io ho volato con Ryanair partendo da Bari la domenica sera per poi tornare il mercoledì sera.

La bella notizia è che dall'aeroporto è molto semplice raggiungere il centro della città. Si può prendere un taxi oppure la comodissima metro.


Il centro storico

Il centro storico di Valencia per me è la vera essenza della città. C'è da perdersi nelle sue viuzze colorate, dai colori caldi e luminosi.
Il mio consiglio, se avete tempo, è di visitarlo con una guida esperta. Io sono stata guidata dalla bella Paloma di Finest Tour Events che mi ha fatto scoprire angoli che da sola non avrei mai raggiunto, dettagli che un turista qualsiasi non avrebbe mai notato.


A grandi linee abbiamo visitato i seguenti posti:

- Plaza de La Virgen

- Palacio de La Generalitat e Basilica

- Catedral. Una curiosità che mi ha colpito? Questa Cattedrale è molto frequentata dalle donne in dolce attesa. Secondo la tradizione, infatti, vanno fatti 9 giri attorno alla cupola - uno per ogni mese di gravidanza - affinché il bambino nasca sano e il parto vada bene.

- Plaza de La Reina

- Santa Catalina

- Plaza Redonda (una particolarissima piazza rotonda - oggi restaurata - a cui si accede superando un arco. Qui si ritrovano le nonnine per chiacchierare mentre armeggiano con ago e filo. Non la solita piazza, ma un luogo piccino che dà la sensazione di vissuto, che permette di capire meglio la città).


- Mercado Colon. Ricco di meravigliosi dettagli Liberty sulle due facciate esterne, questo grande spazio era un vero e proprio mercato. Oggi si è ingentilito acquistando un'atmosfera chic e cosmopolita grazie ai ristorantini fusion e asiatici che ospita all'interno.  E qui ho provato l'Horchata, una tipica bevanda locale dolce e rinfrescante preparata con chufa, un tubero coltivato da millenni nella zona, acqua e zucchero. Si può accompagnare con un farton, un dolce tradizionale simile a una brioche allungata.

- Mercado Central. Un mercato che... è molto più di un mercato! Si trova in una struttura meravigliosa, ricca di ceramiche colorate all'esterno e di vetrate ampie e luminose, tanto da sembrare un'opera d'arte. All'interno vi sono tantissimi prodotti, un tripudio di colori meticolosamente accostati, arance, enormi pomodori locali (sì, qui sono enormi), una marea di succhi di frutta e tanto altro. Tutto è in ordine, tutto profuma e si avverte una sensazione di pulizia.
Un mercato unico nel suo genere, forse il mio preferito in Europa (oltre ad essere il più grande del continente).
E alla chiusura mi viene quasi un senso di malinconia. Pochi rumori all'interno, le porte - una dopo l'altra - vengono chiuse, e il mercato sembra un semplice edificio.
E proprio in questo momento della giornata apprezzi davvero il suo splendore, la sua bellezza.

- Lonja de la Seda. Un edificio meraviglioso dai soffitti preziosi, oggi dichiarato Patrimonio Unesco.

- Street art. Eh sì, Valencia è piena zeppa di street art, in particolare il centro storico. Nel post precedente ve ne ho parlato, ricordate? :)


- Horno Pasteleria Alfonso Martinez. Ok, questa non è proprio un'attrazione locale, ma vi assicuro che è un forno tradizionale da non perdere se si ha voglia di gustare i dolci tipici. Paloma mi ha consigliato il boniato (un dolce con patata calda), i bollitos de anis (biscottini all'anice) e il cosiddetto pane bruciato.

Città delle Arti e delle Scienze

Divenuto ormai il simbolo della città, questo complesso meraviglioso è un must per chi visita Valencia per la prima volta. Costruito sull'antico letto del fiume Turia, è un centro ludico-culturale sorprendente per le sue caratteristiche architettoniche. Al suo interno vi sono diverse strutture: il Museo delle Scienze, l'Hemisferic, l'Opera Palau, l'Umbracle, l'Agora e l'Oceanografico. Tre anni fa vi ero già stata, ma fa sempre piacere tornare, soprattutto per visitare l'Oceanografico - di cui vi ho già parlato qui.


Bioparc

Per la prima volta ho visitato il Bioparc, che, a differenza di quello che erroneamente pensavo, non è un comune zoo. Più che un parco zoologico è uno spazio in cui è stato riprodotto l'ecosistema africano, in cui non vi sono barriere visibili e gli animali vivono nel loro habitat.


Escursione in bici

Posso darvi un consiglio? Provate a vivere Valencia in bicicletta! Immergetevi nello stile di vita dei valenciani! Io e Amaya abbiamo percorso circa 10 km da Passion Bike - il locale fighissimo da cui abbiamo noleggiato la bici - fino al Bioparc, pedalando lungo l'antico letto del fiume Turia. Quest'area oggi è immersa nel verde, ricca di aree in cui fare sport o semplicemente passeggiare all'aria aperta.

La spiaggia

Ecco, io penso che potrei vivere a Valencia per due motivi. Lo stile di vita rilassato e il mare. La zona del lungomare (Marina Reale Juan Carlos 1) è stata rivalutata in seguito all'America's Cup del 2007 e oggi è perfetta per godersi il sole e rilassarsi in spiaggia.
O anche solo per un pranzo con vista mare - e in tal caso vi consiglio il Ristorante Panorama (Marina Reale Juan Carlos 1, Valencia).


Il Museo Nazionale della Ceramica 

Questo museo è perfetto per gli amanti dell'arte o semplicemente per i più curiosi desiderosi di scoprire la tradizione delle ceramiche e l'evoluzione della loro storia a Valencia. Quella nella foto qui sotto è la facciata all'ingresso, oltre ad essere stata la vista dal balconcino della mia camera d'hotel (SH Ingles Boutique Hotel, Valencia).
Niente male vero? :)

Dove mangiare?

Bella domanda! A Valencia ce n'è per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Prossimamente scriverò un post proprio sulla gastronomia valenciana, ma per adesso vi lascio alcuni riferimenti.

- Canella Bistro, un ristorante casual chic di uno chef stellato valenciano. Ottimo cibo - in particolare le tapas, in cui vengono mescolati i sapori locali a quelli etnici e orientali - e atmosfera accogliente. Mi è rimasto impresso l'arredamento originale. Canella Bistro si trova a Ruzafa, il quartiere trendy della città (Carrer del Mestre Josep Serrano 5).

- La Lola, nascosto in un vicoletto in pieno centro. Questo ristorantino dal clima allegro e colorato propone pietanze tipiche valenciane. Super consigliato!

[ La Lola, Subida del Toledano, 8 ]

- Café De Las Horas. Un locale dall'arredamento originale che con i suoi dettagli rievoca il passato ma con un pizzico di attualità. Qui è d'obbligo provare l'Agua de Valencia, una sorta di cocktail con arancia tipicamente valenciano.

- Barraca de Toni Montoliu.
Questo posto (di cui vi ho parlato meglio qui). Un'esperienza ideale per scoprire cosa c'è nei dintorni di Valencia, nella periferia più prossima alla città, per passare alcune ore in un orto valenciano e assistere alla preparazione della vera paella (che nasce proprio qui a Valencia). In compagnia di Toni Montoliu, un uomo carismatico ed espansivo, si raccolgono le verdure che poi verranno utilizzate per la preparazione della paella, si passeggia nell'orto e si fa un giro sul carro per arrivare ad una barraca locale, una tipica abitazione della zona. Un'esperienza che consiglio vivamente a tutti perché rimane nel cuore e mette in pace col mondo. Si può arrivare da Toni Montoliu con la metro oppure con il taxi (in circa 15 minuti); il costo dell'esperienza comprensiva di un abbondante pranzo si aggira intorno ai 30 euro a persona.


Valencia è golosa, artistica, vivace, divertente.
Valencia stavolta mi ha conquistato del tutto e sono già certa che ci tornerò ancora, per il terzo incontro con la città e per scoprirla ancora meglio.
Un ringraziamento speciale va a Leticia e Amaya dell'Ente del Turismo di Valencia per avermi accompagnato in questo viaggio in solitaria e per avermi fatto amare la loro città trasmettendomi la passione e l'entusiasmo che solo un vero valenciano può emanare.

Allora, voi che ne dite di questi tre giorni a Valencia?
Non avete voglia di partire col primo volo?