Ci sono luoghi che sanno aspettare.

Luoghi dotati di una grande virtù: attendere pazientemente che qualcuno riesca a rendere loro giustizia.

Non parlo di posti dimenticati o bistrattati, ma di quelle zone che "non c'è nulla, che ci vado a fare?".

O almeno così - erroneamente - si pensa.

Lo scorso weekend ho esplorato posti come questi grazie al progetto Tur Rivers, guidata negli itinerari rurali tra la provincia di Padova eVenezia, dove la laguna abbraccia l'entroterra.

Nel Basso Padovano è ancora possibile immergersi in luoghi semplici e dal carattere autentico, riscoprire la tranquillità della campagna e la ricchezza interiore che questa è capace di regalare ai più sensibili. Si tratta di una zona che gli stessi padovani confessano di conoscere poco, nonostante abbia tanto, tantissimo da offrire.

Durante Tur Rivers ho potuto stare a contatto con la natura, quella natura che amo tanto e che ovunque io sia riesce a donarmi un senso di pace e benessere intimo.

E' questo il valore aggiunto del turismo slow, che in questo caso ci ha permesso di esplorare e promuovere gli itinerari che attraversano le zone lagunari e i percorsi di eccellenza delle terre di grandi fiumi come Po, Adige, Brenta e Bacchiglione.

E in questo post vi porto a scoprirle con me! :)

Correzzola 

Il territorio di Correzzola (in provincia di Padova) è l'ideale per gli appassionati di storia e natura.

Le radici di questa zona risalgono al lontano Medioevo, quando grazie ai monaci benedettini si ebbe un millennio prodigioso per la valorizzazione del territorio.

Proprio grazie ai monaci questo territorio, allora inospitale e paludoso, fu protagonista di un'operazione di bonifica e quindi riqualificato.

La Corte Benedettina è quindi un po' il cuore della zona. Essa ha una forma curvilinea che segue l'andamento del fiume Bacchiglione che scorre dietro la Corte. Questo testimonia fortemente il rispetto che i monaci avevano nei confronti della natura.

In questa zona l'amore per la natura è vivo ancora oggi, tant'è che si può partire proprio da qui per fare del sano cicloturismo.

Pedalando, infatti, ci si accorge ulteriormente della genuinità del territorio. Risulta fin troppo semplice entrare in armonia con l'ambiente circostante. 

Chioggia 

Chioggia è stata - per me - una delle scoperte più piacevoli di Tur Rivers.

Siamo arrivati a Chioggia navigando a bordo della Motonave Casanova. Un'esperienza che consiglio vivamente perché permette di ammirare la laguna non dalla terraferma, ma in maniera privilegiata.

Tre ore di navigazione durante le quali, mentre la motonave fluttuava dolcemente, le gocce d'acqua si fissavano sulle ampie vetrate e creavano piccoli cerchi nel bacino salmastro.

Sì, la pioggia a volte è capace di creare ricordi speciali.

Sono arrivata a Chioggia sulle note di "My Way" di Frank Sinatra (qui il mini video), un ingresso sentimentale e degno di questo posto dal carattere nostalgico ma dalle tonalità accese che, per l'evidente somiglianza, viene anche chiamato "la piccola Venezia". Voglio tornare a Chioggia.

Candiana

Ringrazio quegli alberi che hanno deciso di attardarsi nell'autunno regalandomi lo spettacolo dei colori così vivi e intensi che la mia terra difficilmente offre.

Questo è stato possibile nella maestosa Villa Garzoni a Candiana.

Codevigo

Ultimamente mi sto accorgendo che non sto bene solo quando il cielo è sereno.

Ogni tanto ho bisogno anche del cielo plumbeo e del terreno umido, della pioggia che vien giù rapida e tagliente, della pioggia che lava.

Un'atmosfera in cui non potrei sostare perennemente, ma che voglio concedermi a piccole dosi.

Piccole dosi di pace interiore.

In questa placida atmosfera, a Codevigo, in località Conche, ho scoperto un angolo di pace.

Si tratta della Spiaggetta della Boschettona, ovvero la porzione di Laguna Sud che corrisponde allo sbocco sul mare della provincia di Padova.

Quest'oasi fuori dal mondo - recentemente dichiarata Patrimonio dell'UNESCO - avvolge e sconvolge. Un luogo dall'umidità pungente, ma anche magico e incontaminato.

Da non perdere. Lascia senza parole.

Cason delle Sacche

Il Cason delle Sacche è l'ultimo gioiello che Tur Rivers mi ha dato la possibilità di scoprire prima del rientro. Situato nell'isola di Fogolana tra il Canale Scirocchetto e la Sacca Grande e la Sacca Piccola di Millecampi, è stato recentemente ristrutturato e recuperato dalla Provincia di Padova.

Oggi da qui si può ammirare Venezia, si può fare bird watching, e, nelle sere d'estate, si può affittare una canoa per godere della magia sotto il cielo stellato.

La natura ha dato il meglio di sé in questa zona ancora inesplorata e tutta da scoprire.

Cucina locale - a km zero

Non si può fare un tour del basso padovano senza gustare la cucina locale. Un'orgia di sapori che non si dimentica facilmente.

Tra i tanti piatti che ho provato, ho apprezzato particolarmente i bigoli con ragù d'anatra, lo speck d'oca e il pesce di valle. Da provare anche le moeche fritte, una prelibatezza tipica della laguna di Venezia.

Probabilmente anche voi, prima di leggere questo post, non avevate mai sentito parlare di queste località. O forse, non conoscendo la zona, eravate convinti che non avessero nulla da offrire.

Queste piccole realtà tra Padova e il mare possono invece rivelarsi delle piacevoli e inaspettate scoperte da inserire in itinerari di slow mobility. In quel tipo di turismo rurale ed ecosostenibile che, passo dopo passo, riempie e allarga il cuore.

Nei giorni trascorsi in queste zone ho incontrato ospitalità, ampi sorrisi ed entusiasmo. Ho incontrato gente desiderosa e impaziente di far conoscere la propria terra e la ricchezza che questa potrebbe offrire. E' bello vedere tanto amore per le proprie radici ma è anche importante tramutarlo in qualcosa di più ampio, farsi portavoce di un territorio magnifico e purtroppo sottovalutato.

E' dunque questo il compito di chi vive in queste zone: farsi promotore e canalizzare l'amore e la passione per le proprie origini in un progetto di valorizzazione.

Sembra poco, ma i grandi cambiamenti nascono proprio dai piccoli gesti