Dicono che paradossalmente chi vive al mare sogna la montagna, mentre chi vive in montagna sogna il mare.
Io in realtà al mare ci sto da dio.
Non ho mai avvertito tutta questa necessità di vivere la montagna, nonostante mi emozioni ogni volta che mi trovo al cospetto della sua immensità.
Ma, dopo aver sperimentato la montagna d'estate, ho dovuto sconvolgere le mie convinzioni.
Sono tornata a casa ma sogno ancora il Trentino. La sua natura che culla lo spirito, il suo benessere che rigenera l'anima.


E sono giunta alla conclusione che l'estate non è fatta solo per trascorrere lunghe giornate al mare, ma anche per ascoltare il suono del silenzio. Che viene gentilmente concesso dalla montagna.
Non sarà una grande scoperta ma per una come me, abituata esclusivamente a sguazzare nel mare e tra la gente che affolla le spiagge pugliesi, per una che non ha mai nemmeno lontanamente sognato di indossare il maglioncino a trecce ad agosto, beh, è davvero un bel traguardo. 

Dopo i primi due giorni trascorsi a Breguzzo e dintorni per #albeinmalga (ve ne parlerò nel prossimo post), ci siamo lasciati coccolare in Val di Sole dalla calorosa atmosfera del Luna Wellness Hotel, situato a circa trenta minuti dal Parco Naturale Adamello Brenta e dal Parco Nazionale dello Stelvio. Una posizione ottimale per esplorare alcune delle infinite meraviglie del Trentino.


Cascate Nardis - Parco Naturale Adamello Brenta

Il Parco Naturale Adamello  Brenta, custodito dalle sue vette imponenti, mi ha sopreso per il colore così azzurro e immacolato dell'acqua che scorre senza sosta. 
Passeggiando sormontati dalle nuvole rapide e dal verde circostante, il suono dell'acqua riecheggia e vibra nell'aria. E ancora adesso domina i ricordi rievocando un'insolita sensazione di benessere.

Procedendo lungo un sentiero ben segnalato, si giunge a una minuscola baia da cui è possibile ammirare le Cascate Nardis, le più note della Val Genova, alte oltre 130 metri e incastonate tra le montagne del Parco Naturale Adamello Brenta. 
Tutta questa bellezza merita molto più di un'occhiatina fugace. Merita stupore, merita contemplazione.
E così mi sono accomodata su una roccia levigata dall'acqua e riparata dall'ombra fornita dagli alberi.
E sono rimasta diversi minuti lì, immobile, a fissare la straordinaria naturalezza dei salti d'acqua, quasi a voler catturare per sempre quegli attimi di pura bellezza. Per scolpirli nella memoria e renderli eterni.
Mentre sopra di me le nuvole passano e svaniscono assieme ai miei pensieri.

La Val di Rabbi, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, è un intenso concentrato di verde, un infuso di natura incontaminata in cui l'insediamento umano è letteralmente in simbiosi con l'ambiente. E alcuni natii sono talmente affezionati alla loro valle da provare quasi un moto di gelosia e possessività nei confronti di chi la visita.
Eppure, durante la mia escursione, ho constatato che non vi è nulla da temere: i visitatori nutrono un grande rispetto nei confronti della valle e dei suoi tesori naturali - e mi piacerebbe poter dire la stessa cosa di coloro che popolano le coste della mia terra.
Rispetto ai sentieri delle cascate Nardis di cui vi ho parlato su, i sentieri che conducono alle Cascate di Saènt non sono proprio una passeggiata. Per arrivare alla seconda cascata occorre un'oretta di trekking che vi renderà esausti, ma al tempo stesso soddisfatti.
Perchè la natura sa sempre come premiare i sacrifici. Con lo spettacolo spumeggiante e suggestivo offerto dalle Cascate di Saènt.
Anche qui è l'acqua a dominare il paesaggio. Lo scroscio dell'imponente cascata e l'inarrestabile scorrere dell'acqua mi hanno fatto pensare al concetto del continuo divenire di Eraclito. Panta Rei.
Tutto passa, tutto scorre, tutto è evoluzione inarrestabile.


Informazioni utili per raggiungere le Cascate di Saènt:

  •  parcheggiare la propria automobile al parcheggio del Coler e poi procedere a piedi lungo il sentiero oppure - scelta consigliata per i più pigri come me - prendere la navetta che conduce alla Malga Stablasolo da cui partono i sentieri per raggiungere le Cascate di Saènt.


Infine un'immagine della mia camera all'Hotel Luna - che definirei un generatore di vibrazioni positive più che un "semplice" hotel.
Non solo per la spa che permette di rimettersi in sesto dopo una faticosa giornata di trekking o sport estremi, ma anche per la calorosa accoglienza e la meticolosa attenzione al benessere degli ospiti. Dall'ottima cucina molto varia e ricca di proposte genuine e salutari, ai sorrisi e alla cortesia del personale, senza dimenticare la Vital Room, un'area unica al mondo in cui si avvertono energie e vibrazioni positive.
Non amo parlare a lungo degli hotel in cui soggiorno, ma stavolta non posso proprio farne a meno. L'hotel Luna ha davvero qualcosa in più.


La tranquillità della montagna permette di dar libero sfogo ai pensieri, anche a quelli più reconditi.
Potrà sembrare incredibile, eppure sono tornata a casa carica di energie e buoni propositi (ne ho anche parlato in questo post) e con una maggiore consapevolezza.
La montagna mi ha spiazzato.