E hanno ragione.

In questo post vi ho parlato del mio primo assaggio di Sardegna e di Arbatax Park, la struttura che mi ha ospitato e grazie alla quale ho potuto esplorare parte della costa con una esclusiva gita in barca.

Quindi oggi sono in mood vacanze e mentre immagino di essere ancora su quel favoloso yatch, dedico questo post e le parole che seguono al blu dipinto di blu che mi ha accolto nell'Ogliastra, sul versante orientale dell'isola.

Durante il volo Alitalia che mi ha portato a Cagliari, mi sono imbattuta nella lettura di Ulisse e mi sono lasciata sedurre fin troppo facilmente dai racconti e dalle foto del mare della Sardegna - in particolare di questa zona dell'Ogliastra - chiedendomi se, una volta arrivata, sarei rimasta delusa dal paragone con l'azzurro ritoccato delle immagini.

Ma quale delusione! Il mare della Sardegna non ha bisogno di ritocchi: anche dal vivo sfoggia con nonchalance tutte le declinazioni più brillanti e vivaci del blu.

Il mare nella zona del porto ha un colore blu intenso, una tonalità che non lascia nemmeno lontanamente immaginare la metamorfosi che subisce l'acqua man mano ci si allontana dalla terraferma.

Il paesaggio è sempre dominato da imponenti baie rocciose, da saliscendi di boschi e pinete e da punte di verde che quasi si tuffano tra le onde del mare.

Un paesaggio che si mostra brullo e ribelle con i suoi strapiombi carsici e le sue linee aguzze. Eppure, dopo una ventina di minuti di navigazione, quello stesso paesaggio un po' ostile è capace di rivelare la sua naturale bellezza: un susseguirsi di baie nascoste lambite da pulitissime acque turchesi.

Un turchese così bello da non sembrare vero!

La punta di diamante del paesaggio si chiama Cala Goloritzè, nella zona meridionale del Golfo di Orosei. Dichiarata "Monumento Naturale" e "Patrimonio dell'UNESCO", questa baia è ritenuta una delle più belle della Sardegna - e non me ne stupisco.

La sommità delle rocce è avvolta da una densa nube di vapore che rende l'atmosfera decisamente più suggestiva lasciando libero esclusivamente il pinnacolo (alto ben 143 metri) che sovrasta la cala.

E penso che il bagno in queste acque possa essere tranquillamente inserito tra i più clamorosi della mia vita!

Come raggiungere Cala Goloritzè:

- via mare, partendo dai porti di Arbatax e Santa Maria Navarrese

- via terra, con un sentiero che dall'altopiano del Golgo giunge alla cala