Amo viaggiare, lo sanno tutti._Amo esplorare, curiosare, scoprire._Amo i voli a lungo raggio. Amo mettermi comoda in aereo e spararmi l'intero album di Amy Winehouse o dei Coldplay (perfetti per il volo) oppure, quando mi sento più arzilla, tre film di fila. _Amo la consapevolezza di essere dall'altra parte del mondo e la sensazione che ogni posto che visito diventerà un po' mio._Amo tutto questo, ma non solo questo.

Amo i ritorni._Amo quel mix di euforia e malinconia che accompagna il rientro._Amo rivedere gli amici, rielaborare quell'ampia gamma di sensazioni non facilmente districabili._Amo tornare nel mio locale preferito, salutare i proprietari, sentirmi a casa._Amo andare al cinema e amo i ritmi lenti della mia città._Amo andare a cena alle undici di sera senza che nessuno strabuzzi gli occhi._Amo preparare da sola - a casa - il cous cous e mangiare giapponese nel ristorante di fiducia (rigorosamente in compagnia del cameriere che somiglia a Neri Marcorè e ha un debole per noi). _Sono dettagli tutt'altro che essenziali, ma io amo la futilità di queste piccole cose.
_Come ha scritto wanderingwil in un commento al mio post sulle dipendenze (che onore, ragazzi!), a lungo andare anche il viaggio può usurare. Sì, può usurare._Il viaggio non può essere l'unico scopo di vita, l'unica missione, l'unica attitudine._La vita è fatta anche di viaggi, ma non solo.
La vita può riservarci grandi progetti, ma è bello ricordare che non occorrono grandi imprese per essere felici. Spesso sono proprio le piccole cose a farci star bene._Ho deciso di prendermi cura delle piccole cose e di dar loro un significato degno della loro importanza.
Perchè è bello viaggiare a più non posso, certo, ma il bello di un viaggio non è tanto la meta quanto il percorso per raggiungerla._E tavolta quel percorso porta proprio a casa.
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tramonto incredibile, a due passi da casa