Esplorare non significa necessariamente andare lontano. 

Sono fermamente convinta che ogni regione d'Italia offra grandi bellezze.

Basta scoprirle.

Il problema è che quando si entra nel tunnel dell'esplorazione locale, beh, è difficile uscirne!

Aspetto con ansia il weekend per partire alla scoperta (o alla riscoperta) della mia splendida regione: la Puglia.

Un paesaggio così ricco e vario che ogni volta mi sembra di partire lontano, pur essendo ad appena un'ora (al massimo due) da casa. L'entusiasmo non mi abbandona mai.

Pensavo di conoscere benissimo la mia terra.

Eppure, dopo aver ricevuto la Lonely Planet sulla Puglia ho dovuto ricredermi. Adesso mi affido a lei per le nuove escursioni fuori porta rimanendo nei dintorni.

Ma puntualmente quando mi prefiggo un itinerario dopo aver "studiato" a casa col supporto della guida, poi per strada mi lascio allegramente trasportare dall'istinto. E finisco altrove.

Così domenica scorsa, mentre eravamo in balia delle onde alla ricerca della segnaletica stradale, siamo finiti nella rigogliosa selva di Fasano. Che poi ci è piaciuta talmente tanto da trasformare l'imprevisto in un piacevole cambio di programma.

Il sole cocente già a Marzo, la natura che si risveglia dopo il lungo riposo, le distese infinite di fiori, gli ulivi onnipresenti, il panorama dall'alto. E gli uccellini che cinguettano come nel film d'animazione Biancaneve. Con la differenza che a Fasano la strega cattiva non c'è. 

Ma c'è un'armonia che si avvicina talmente tanto alla perfezione da far paura. Quasi come se nel nominarla potessi farla svanire. 

Tutto è in pace col mondo, anche l'anima.

E mi ritrovo a stupirmi delle piccole cose, a meravigliarmi della bellezza sublime che mi circonda da sempre. Dei suoi colori, della sua generosità.

La natura non è cambiata. Sono io ad essere cambiata.

Sono io che adesso riesco a cogliere aspetti - una volta ordinari - adesso straordinari della terra che mi ha visto crescere.

Dalla selva di Fasano a Savelletri il "passo" è breve.

Bastano appena cinque-dieci minuti di auto perchè il paesaggio circostante si trasformi completamente.

Se a Fasano il colore dominante è il verde (con tratti di giallo splecialmente in primavera), a Savelletri si è accolti da tutte le declinazioni del blu. Non mi riferisco solo al cielo, ma soprattutto al mare.

Sulle guide non se ne parla molto, ma i pugliesi adorano questo posto. E non solo i pugliesi.

Come vi ho accennato in questo vecchio post, oggi Savelletri è in auge anche grazie alle nozze di Justin Timberlake, che ha deciso di celebrare proprio qui il suo matrimonio. 

Savelletri è semplice, fresca, genuina. Come la sua grande specialità: i ricci di mare.

Si tratta di una perla culinaria, una prelibatezza gastronomica perfetta da assaporare (con un pezzo di pane fresco) a due passi dal mare, in uno dei ristorantini molto rustici che affollano la costa proseguendo verso la contrada Forcatella.

Una curiosità: i ricci si mangiano solo nei mesi con la R (febbraio, marzo, aprile...). Non ci credevo nemmeno io, eppure è proprio vero!

Savelletri è molto piccola. Ci sono bastati venti minuti di passeggio per esplorarla. 

Piccola, ma non insipida.

Una località di mare intima e pittoresca. Oserei dire poetica. Il porticciolo con i numerosi pescherecci, le barchette colorate, le pescherie.

Questa è la Puglia che mi piace.

La Puglia che regala piccole ma intense emozioni. Specialmente al calar del sole, quando il cielo si tinge timidamente di rosa e il paesaggio trasmette vibrazioni positive.

Ringrazio la mia amica Benedetta (fondatrice di @igersvalleditria) per avermi fatto scoprire quest'angolo di pace al tramonto.