Per il suo incredibile skyline Bangkok potrebbe apparire molto simile a New York, infatti in molti la definiscono la "Manhattan orientale".

Ma i paragoni, come le sensazioni, sono molto soggettivi e il bagaglio sensoriale che mi ha offerto questa città è stato totalmente diverso da quello regalatomi dalla Grande Mela. 

Quello che ho provato a Bangkok è unico: gli odori (non sempre profumi), i sorrisi, il caos, la spiritualità...

Per non parlare di Chinatown, un pizzico di autentica Cina a Bangkok.

Beh, forse una manciata più che un pizzico: Dire che a Bangkok ci sia solo un "pizzico" di Cina è un eufemismo vero e proprio, perchè se i cinesi già in Italia sono ovunque, in Thailandia ci hanno piantato le radici.

Memore della deludente Chinatown a Manhattan (che di cinese ha soprattuto cover per smartphone e merce taroccata), non ho mostrato grande entusiasmo quando Andrea ci ha proposto di visitare la zona cinese di Bangkok.

Eppure, ancora una volta, la nostra guida locale è stata infallibile: la comunità cinese di Bangkok, una delle più grandi al mondo, è stata capace di dare vita ad un'autentica e piccola Pechino all'interno della capitale thailandese.

Già appena usciti dalla metro siamo rimasti colpiti dalle donne che sul ciglio della strada fabbricavano da sole le loro scope, indispensabili per lavorare. In Thailandia funziona così: persino le scope bisogna guadagnarsele.

La comunità cinese è riuscita a ricreare alla perfezione l'atmosfera di casa, stabilendo un ponte tra le tradizioni locali e quelle thai. Cina e Thailandia si fondono alla grande.

Lanterne, draghi, candele, incensi profumati. Un caleidoscopio di colori

 In pochi minuti si passa dal brulicare di gente tra i mercati all'intimità della preghiera nei templi. 

Per chi non tollera la cucina thailandese immagino che la cucina cinese possa essere una valida alternativa. 

Qui c'è l'imbarazzo della scelta.. non si fanno mancare nemmeno i nidi di rondine! 

Cosa sono i nidi di rondine? Sono una specialità cinese (dagli effetti terapeutici - dicono) fatta di... saliva solidificata.

Se li ho provati? No, grazie! :D

E poichè siamo sempre a Bangkok, non mancano neppure sorrisi e tanta sana ospitalità.

Ogni tesoro custodisce un altro tesoro, no? E Chinatown custodisce il famoso Buddha d'oro

Vi lascio solo immaginare lo stupore provato davanti al luccichio emanato dalle ben 5 tonnellate di oro massiccio di cui è fatto.

Per me la storia di questa statua ha un fascino incredibile: questo Buddha fu ricoperto di stucco per impedire che fosse saccheggiato durante la guerra tra thailandesi e birmani. Solo pochi decenni fa, in seguito ad una caduta accidentale della statua, da una piccola crepa ci si accorse del vero valore di questa meraviglia.

E le stranezze non finiscono qui!

A Chinatown a Bangkok ho visto per la prima volta dei centri estetici ambulanti. Proprio così. 

Bancarelle con estetiste che offrono i loro trattamenti estetici completamente en plein air, per strada. 

Tra sofferenze random i coraggiosi clienti ci hanno assicurato che i trattamenti sono davvero efficaci.

Della serie "Se bella vuoi parere, tanto devi soffrire - e anche in pubblico!"

Al di là dell'efficacia di questi trattamenti e delle varie tecniche utlizzate, ricordo troppo bene i sorrisi elargiti 

dai clienti - sotto torchio - e dalle estetiste - al lavoro - durante la nostra mini intervista con tanto di foto.

Come si fa a non amare la Thailandia?

"Un giorno senza sorriso è un giorno perso"