Quel che da sempre mi ha affascinato dell'Egitto è la sua storia

Misteri, leggende, faraoni.

Ho letto diversi libri a riguardo (tra cui Nefer e Sly) finché mi sono decisa a vedere con i miei occhi quello che fino ad allora ero riuscita solo ad immaginare attraverso pagine di storia e letteratura. 

Ed eccomi a Luxor, nonché Antica Tebe, sulla riva orientale del fiume Nilo

Il tragitto da Marsa Alam è lungo (circa cinque ore) e tortuoso, poiché le strade egiziane non sono il massimo del comfort e bisogna fare molta attenzione alle condizioni di viaggio - decisamente precarie - della gente del posto! 

Punto di partenza: il Tempio di Luxor, con il suo lungo viale di sfingi androcefale all'ingresso. 

Sembra assurdo visitare un edificio la cui costruzione risale al XIV secolo a.C.

Sembra assurdo guardare dal vivo quel che siamo stati abituati a studiare dal sussidiario di storia avendo come unico riferimento poche immagini statiche e riduttive.

Il mio entusiasmo nel poter vedere dal vivo tutta questa bellezza documentata nei secoli? Indescrivibile!

Non vi tedierò con racconti sugli egizi - che potete benissimo trovare online su qualsiasi sito di storia - ma spero che le immagini riescano a trasmettere almeno in parte l'emozione che ho provato in quel momento.

Per raggiungere l'altra sponda, ad ovest del Nilo, vi sono delle barchette colorate che traghettano i turisti. Purtroppo la miseria della gente egiziana è tangibile anche qui: molti bambini si aggrappano a queste barche chiedendo qualche spicciolo, ed alcuni riescono persino a salire a bordo. 

Mi sono letteralmente innamorata di uno di questi bimbi, ma la nostra guida ci ha espressamente proibito di sfoderare i nostri portafogli dinanzi a loro onde evitare spiacevoli incidenti. E come darle torto!

Una volta raggiunta l'altra sponda del fiume c'è ancora tanto altro da vedere!

Che dire degli imponenti Colossi di Memnone - wow! - che mi hanno personalmente colpito per la loro austerità in un paesaggio del tutto scialbo.

Niente negozietti, niente bancarelle, niente di niente. 

Purtroppo non posso postare immagini della splendida Valle dei Re perché era proibito scattare foto all'interno delle tombe - e forse è anche meglio che sia così, a volte è meglio custodire preziosi momenti nella propria galleria dei ricordi. 

In realtà, oltre agli affreschi con geroglifici e poche altre reliquie, è rimasto ben poco dello splendore che doveva esserci un tempo, in quanto questa immensa area è stata vittima di numerosi saccheggi. Da pochi anni è possibile (con un costo aggiuntivo di circa 15 euro) accedere al sarcofago di Tutankhamon, nella cui stanza è custodita anche la sua mummia. Un'emozione unica, ne vale la pena.

Consiglio sempre di munirsi di kefiah e bottiglie d'acqua a volontà, perché il caldo è torrido e la valle è immensa. Inoltre, è consigliabile non dare MAI dare confidenza ai mendicanti e occorre SEMPRE evitare di contrattare con i commercianti che girano per la valle con delle statuette nere di FINTO basalto, soprattutto se non si hanno serie intenzioni di acquisto. 

Per questa gente pochi spiccioli sono vitali e son disposti a tutto pur di averli, anche a costo di seguire il turista fino all'uscita. 

La fabbrica di basalto ed alabastro è stata l'ultima tappa del viaggio. Qui ho potuto acquistare dei souvenir originali egiziani, tra cui uno scarabeo in alabastro.  

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